PALERMO – La giunta regionale ha impugnato, con atto formale, la Legge di bilancio dello Stato per il 2018, nella parte in cui introduce oneri finanziari a carico della Regione Siciliana e delle ex Province regionali.
“In particolare – spiega l’assessore all’Economia, Gaetano Armao – si contesta la legittimità costituzionale nella parte che impone una riduzione della spesa anche per i settori vitali dello sviluppo economico e le previsioni che determinano un prelievo forzoso sugli enti intermedi per complessivi 200 milioni di euro circa”.
“In sede di negoziato a Roma sull’autonomia finanziaria – auspica il presidente della Regione, Nello Musumeci – si trovi una soluzione ragionevole che, senza nulla togliere al dovere di risanamento della finanza pubblica, consenta alla più povera Regione italiana di attivare gli essenziali strumenti di sviluppo”.
Dall’altra parte, in Sicilia c’è stato un grande spreco di fondi comunitari assegnati all’imprenditoria e all’agricoltura. Lo dice il presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei conti che segnala le numerose sentenze di condanna alla restituzione dei contributi per un uso improprio oppure perché erano stati assegnati a soggetti privi dei requisiti richiesti. E’ evidente, secondo Savagnone, che ci sono difetti nel meccanismo di assegnazione dei fondi e nel sistema dei controlli. E c’è pure una responsabilità da attribuire alle banche che sono “soggetti intermedi nell’erogazione dei contributi alle imprese”.
Un problema è infine la carenza di progetti adeguati, che provoca perdite importanti perché si tratta di fondi perduti e sottratti allo sviluppo economico della Sicilia. “Ma di questo – dice Savagnone ai giornalisti – non ci possiamo occupare perché l’inerzia non viene purtroppo sanzionata”.
Un problema è infine la carenza di progetti adeguati, che provoca perdite importanti perché si tratta di fondi perduti e sottratti allo sviluppo economico della Sicilia. “Ma di questo – dice Savagnone ai giornalisti – non ci possiamo occupare perché l’inerzia non viene purtroppo sanzionata”.