Crocetta traghetta la sua Giunta verso un nuovo orizzonte


 
 
 
 

PALERMO – Le intercettazioni telefoniche con riferimenti privati e interessi altrettanto privati hanno messo in fuori gioco l’assessore regionale Giovanni Pistorio. Nessun avviso di garanzia per lui, precisa la procura della Repubblica di Palermo. Almeno per il momento. Ma al di là di ipotesi di reato la posizione dell’ex braccio destro di Raffaele Lombardo, prima che si convertisse a ben altri ideali politici, ma sempre improntati alle gestione del potere, la osizione di Pistorio si è fatta particolarmente delicata. Rosario Crocetta sta giocando come fa il gatto con il topo: ne ha chiesto pubblicamente le dimissioni ben consapevole che Pistorio resisterà fino alla fine, ma soltanto perché sa che può togliergli la delega da un momento all’altro, ma in questo caso aprirebbe un caso politico e non più personale. Centristi per l’Europa (ex Udc, per intenderci) e Alfaniani-firrarelliani (adesso Alternativa popolare, ieri Ncd) vogliono giocare d’anticipo e starebbero valutando se cogliere al balzo la palla del “caso Pistorio” per lasciare al suo destino il governatore scomodo e, magari, cominciare una marcia di avvicinamento verso il centrodestra, anche alla luce dei risultati delle recenti amministrative che hanno sì ridimensionato i grillini, ma soprattutto l Pd stesso e il centrosinistra nel suo complesso. Vuoi vedere che Alfano si ricorderà improvvisamente da dove è venuto prima di transitare armi e bagagli sul fronte opposto richiamato dalla sirena Matteo Renzi?

Crocetta, che bravo amministratore non è, ma sa fiutare il vento che sospinge tradimenti e opportunismi, a questo punto starebbe valutando la morte assistita del suo quarto governo pe formulare la quinta Giunta per ricucire il rapporto, o comunque scambiarsi una buona uscita, con il Pd, assetare gli alleati scomodi, compresi i renziani con i quali non c’è mai stato feeling, e affrontare con un minimo di slancio gli ultimi mesi del suo mandato.

Fantapolitica? lo vedremo nelle prossime ore. Pistorio è solo la prima tessera di un effetto domino che potrebbe aprire nuovi scenari in vista delle elezioni regionali del prossimo novembre.

D.L.P.

0 Comments

  1. Mi chiedo com’è che la gente, invece di perdere tempo con becere telenovele inventate di sana pianta, non stia appiccicata ai media che trasmettono questo meraviglioso reality che passa sotto il nome di politic(hett)a regionale. Potere e sessi (tutti, senza distinzione), opportunismi e tradimenti, false modestie e vere arroganze, strafottenza per la cosa pubblica e adorazione della cosa privata (la propria, naturalmente). Se ci fosse anche l’Etica il minestrone sarebbe completo, ma tutto non si può avere.

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