Da Nicolosi a Londra, la bella favola di Priscilla

NICOLOSI- Innamorata del “suo” paese, ma attratta in modo irresistibile da una delle capitali del mondo: Londra. Priscilla Zinna ci ha raccontato la sua bella storia, di sacrifici, volontà, coraggio e soddisfazione. Un esempio per tanti giovani che non hanno progetti di vita. Leggiamola.

Mi sono diplomata come Tecnico dei servizi Turistici a Luglio 2013, presso l’istituto IPSSAT Rocco Chinnici di Nicolosi. Durante la mia frequentazione scolastica, ho preso parte ad alcuni stage obbligatori e meritevoli, presso varie strutture alberghiere a Nicolosi, Catania e all’Isola d’Elba. Mi sono innamorata di Londra nel 2011, la mia scuola aveva organizzato un progetto Trinity che avrebbe dato l’opportunità agli alunni più meritevoli di partecipare ad una vacanza studio di un mese a Londra. Diciamo che la città, è davvero come tutti se l’aspettano, se non più bella; ma non è il paese dei balocchi come dicono in tanti. La mia avventura è incominciata il 20 settembre 2014, avevo 19 anni, e non sono partita prima per il semplice fatto di non avere ancora la patente ( presa un giorno prima della partenza). Una settimana prima dell’esame pratico, prenotai il biglietto sul sito Alitalia giovani, e dissi semplicemente alla mia famiglia : “ La settimana prossima mi trasferisco a Londra”. I loro sguardi erano increduli, non hanno appoggiato del tutto la mia scelta, però l’hanno accettata. Dopo una settimana dall’annuncio, con la mia valigia in mano, sola ed emozionata, carica di adrenalina, eccomi all’aeroporto Fontanarossa di Catania: da lì a poco sarei ritornata nella mia amata Londra. Mi sentivo invincibile. Non avevo amici in Inghilterra, quindi andai a stare in un ostello a Kings Cross per tre notti, mentre guardavo le possibili case dove poter andare a trasferirmi. Mi aggrappavo solamente a due cose: il mio bagaglio culturale e la lingua inglese che avevo perfezionato mentre mi trovavo in Italia. Avevo due obiettivi fissati in testa, uno era quello di andare a trovare lavoro tramite un albergo di lusso; non mi importava la posizione che avrei ricoperto inizialmente, mi bastava solo inserirmi nel sistema. L’altro obiettivo, era di non andare a lavorare nemmeno in caso di disperazione, in un ristorante Italiano. Dopo solamente due giorni dal mio arrivo, avevo già quattro colloqui fissati per lavorare in quattro hotel molto rinomati. Mi sentivo emozionata, eppure dentro di me dicevo: “Qui non mi conosce nessuno, sono solo una ragazzina che si è appena trasferita dalla Sicilia, sicuramente mi diranno che non ho esperienza”, continuavo a pensare queste cose nella mia testa, eppure non fu così. Ottenni un buon lavoro come Catering Assistant presso il The Waldorf Hilton di Holborn, e dopo nemmeno una settimana arrivata in città, iniziai a lavorare e sbrigare i vari documenti, come ottenere il National Insurance Number ed aprire il conto in banca. I mesi passavano tranquillamente, riuscii a coltivare le mie passioni, come il canto, e lavoravo sempre più duramente, nel tempo libero riuscii a trovare anche un lavoretto di qualche oretta presso l’atelier di Paul Smith, sempre ad Holborn. Un giorno però, decisi di tornare in Sicilia perchè mi mancavano i miei affetti. Beh, non passò tanto tempo quando mi resi conto che senza la mia Londra non potevo proprio stare (e soprattutto senza lavoro, visto che ricevevo solo porte sbattute in faccia) infatti dopo solo cinque mesi, ripartii di nuovo, senza volarmi indietro. Questa volta mi ospitò un’amica, ma il mio budget era molto inferiore rispetto ai 1500 euro della mia prima volta. Questa volta, c’era uno zero in meno. Trovai lavoro in un hotel vicino casa della mia amica, e continuai la mia avventura. Fortunatamente la paga settimanale, le ore extra pagate, mi permisero di trasferirmi dopo poche settimane in una casa insieme ad un’altra coinquilina. Il mio obiettivo era trovare lavoro nella catena alberghiera più grande del mondo, la Marriott, e così è stato. Trovai lavoro a 10 minuti da casa mia, presso un Hotel della compagnia sopracitata, anche se, l’unica posizione libera, era quella come Head Waitress. Fortunatamente sapevo già cosa volevo ed avevo un obiettivo in testa. Dopo pochi mesi mi promossero come Team Leader ed iniziai finalmente a capire, che avevo bisogno di fare esperienze diverse, prima di decidere la strada più giusta per me. Per puro caso un giorno, una persona molto vicina a me, mi propose di applicare presso la compagnia Marks&Spencer, una multinazionale britannica con sede a Londra, specializzata nella vendita al dettaglio di prodotti per l’abbigliamento, accessori e alimentari di lusso. Da li ho capito, che forse avrei dovuto intraprendere la strada del retail. Dopotutto, sono ancora una ragazzina, ed una canzone dice: “You will never know, if you never try”, quindi decisi di provare. Il colloquio andò benissimo, ma sfortunatamente la posizione per la quale avevo applicato io, non era più disponibile. Iniziai di nuovo come commessa, 40 ore a settimana ed un altro contratto a tempo indeterminato (che qui è la normalità), dopo sole tre settimane la Commercial Manager, mi diede l’opportunità di diventare Section Coordinator in uno degli Store più grandi di M&S, situato nel centro commerciale più grande d’Europa, Westfield. Da qui, per me è stata tutta una discesa, lavorando duramente , dopo la mia promozione come Section coordinator, ho ottenuto un’altra promozione, in soli tre mesi, per iniziare il mio Training per diventare Section Manager all’interno di una compagnia che promuove chi dimostra di voler imparare, chi lavora duramente e lo fa con il cuore. Ovviamente, durante questi anni, ho vissuto anche episodi molto spiacevoli che purtroppo non posso dire, ma spero di poter aiutare qualcuno tramite le mie esperienze. Quando tutti chiedono la mia provenienza, io dico con orgoglio, di essere Siciliana, di essere partita da sola, contro tutto, contro tutti e a volte anche contro me stessa. Posso dire di aver portato con me i valori che questa terra mi ha trasmesso, e di poter raccoglierne i frutti in un altro paese. Londra non è il mio punto di arrivo, è il mio punto di partenza. Il mio desiderio più grande è di poter raggiungere una posizione lavorativa che possa permettermi di investire sia all’estero che in Sicilia. Vorrei poter arrivare ad aiutare chi ha aiutato me, chi ha creduto in me e anche a chi non l’ha fatto. Vorrei poter riuscire ad ottenere un guadagno che possa permettermi anche di poter aiutare scuole, luoghi pubblici, famiglie in difficoltà. In poche parole, il mio sogno è poter riuscire ad aiutare gli altri, tramite il mio successo.

Priscilla Zinna, Nicolosi

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