Dai Lions siciliani un accorato appello alle istituzioni regionali per rilanciare l'economia dell'isola

Dai Lions siciliani un accorato appello alle istituzioni regionali per rilanciare l'economia dell'isola

di Saro Faraci

Trecastagni – Un’intera giornata di studio ricca di idee, suggerimenti, proposte e qualche provocazione. Uno scenario incantevole, all’interno di una location immersa nel verde rigoglioso delle zone etnee, con un occhio rivolto alla grande città, Catania, e un altro alla montagna, l’Etna, che si è divertita a giocare a nascondino tra nuvoloni, un po’ di pioggia e un timido sole comparso prima di pranzo. Tre tavoli tematici, coordinati da tre lions giornalisti (Carlo Alberto Tregua, il sottoscritto e Francesco Pira), sui temi più caldi che interessano l’isola, dalle infrastrutture ai trasporti, dall’energia all’ambiente, dall’associazionismo di servizio alle riforme. Una media di oltre 400 partecipanti a sessione tematica, con un picco di oltre 700 presenze all’inizio della mattinata, con soci venuti da ogni parte della Sicilia, come mai non si è verificato prima per un convegno di studio. E poi tutto lo stato maggiore del lionismo siciliano, dal Governatore Angelo Collura ai presidenti di circoscrizione e di zona, con Pietro Cortese (VI circoscrizione) ed Eugenio De Luca (zona 18) a fare gli onori di casa, moltissimi presidenti e segretari dei 122 club Lions della Sicilia, quattro Past Governatori (Rosario D’Onofrio, Silvio Cavallaro, Rosario Pellegrino e Antonio Pogliese), tutti interessati ad ascoltare imprenditori, manager, amministratori pubblici, intellettuali, giornalisti, accademici e professionisti invitati per discutere sul tema La Sicilia da oggetto a soggetto di sviluppo. Un tema che rappresenta una svolta per il lionismo siciliano.

E’ questa la sintesi della giornata di ieri, svoltasi al Luxor Park di Trecastagni la moderna struttura congressuale della famiglia Maugeri, organizzata dal Distretto Lions 108YB Sicilia, conclusa dopo le 19.00 dal Presidente della Regione Nello Musumeci, inaugurata alle 11.00 del mattino dal primo tavolo tematico, vivacizzato fra l’altro dal dibattito a distanza fra il vice presidente della Regione Calabria Francesco Russo e il suo collega assessore ai Trasporti della Regione Siciliana Marco Falcone, il primo tenace sostenitore e valente studioso dell’alta velocità ferroviaria che manca in Sicilia, il secondo più convinto dell’urgenza dell’alta capacità dei binari nel trasporto isolano via treno. Alta velocità o alta capacità, questo è il dilemma, in un contesto di infrastrutture che anche il giornalista della RAI Antonio Caprarica non ha esitato però a definire vetusto e non più adeguato ai tempi. Nel frattempo l’indice di dotazione infrastrutturale della Sicilia va giù e grandi imprese come la Grimaldi Lines fanno fatica ad investire nell’isola perché non trovano più adeguato sostegno dalle istituzioni.

Nel pomeriggio, il secondo tavolo tematico ha raccontato sette storie d’impresa, di imprenditori e manager che nell’energia e nell’ambiente investono, creando nuova occupazione, coniugando innovazione e sostenibilità, provando a trattenere i migliori cervelli isolani, come sta facendo da qualche tempo Simone Massaro, il geniale fondatore di Free Mind Foundry ad Acireale. Oppure provando a rigenerare dall’interno territori devastati e notoriamente martoriati, vedi Gela (con Valentina Melfa e Michele Greca) e Siracusa (con Diego Bivona presidente di Confindustria), dai quali si sono originate attività imprenditoriali all’avanguardia nei settori dell’impiantistica a impatto zero per l’ambiente. Ambiente al quale i giovani startupper sono molto interessati, come ha registrato l’innovatore sociale Mirko Viola, e che con una gestione dei rifiuti all’avanguardia sarebbe salvaguardato anche dalle istituzioni, come ha chiosato il prof. Giuseppe Mancini dell’Università di Catania. Da lì si potrebbe ripartire per una nuova stagione delle telecomunicazioni, un settore in rapida crescita e nel quale la Sicilia sta facendo bene la propria parte, come ha rilevato il general manager di Cellnex Italia Gianluca Landolina.

A seguire il terzo tavolo tematico sull’associazionismo di servizio, con l’intervento di diversi Governatori di altri Distretti Lions italiani, del filosofo Michele Di Cintio e di mons. Jean Marie Gervais, officiale della Penitenzieria Apostolica e membro del Capitolo Vaticano.

Dal Governatore della Sicilia Nello Musumeci e dal Presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè i lions siciliani, guidati da Angelo Collura, si recheranno presto a Palermo per rassegnare loro le conclusioni del convegno di ieri e consegnare un ordine del giorno contenente alcuni punti salienti del rinnovato impegno del lionismo per rilanciare la Sicilia, nel rispetto di ciò che svolge l’istituzione regionale, ma anche nella ferma determinazione che non si può più indugiare di fronte a problemi che rischiano di far implodere l’isola

Questo il testo dell’ordine del giorno, approvato ieri sera dai tutti i presenti al convegno del Lions 108YB, letto alla presenza del Presidente Nello Musumeci

“I Lions della Sicilia, riuniti a Trecastagni dal Governatore Dott. Angelo Collura:

  • rilevati i gravissimi problemi di tipo economico, sociale ed ambientale che affliggono l’Isola, allontanandola da una condizione generale di sostenibilità, come auspicata dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030;
  • preso atto che la ricchezza prodotta (Pil) in ogni anno, dal 2007 al 2018, è stata sempre decrescente e che, in base alle ultime rilevazioni, si attesta ad un modestissimo 0,4%;
  • considerato che la disoccupazione, nello stesso periodo, è sempre cresciuta e si attesta intorno al 22%, più del doppio di quella media nazionale, mentre la disoccupazione giovanile calcolata nella fascia under 25 ha superato di molto il 50%;
  • valutato che l’indice infrastrutturale isolano (calcolato globalmente su strade, autostrade, linee ferrate, porti, aeroporti, reti energetiche ed altre infrastrutture materiali e immateriali) è la metà di quello della Liguria, nettamente inferiore alla media nazionale;
  • visto che i siti a rischio idrogeologico, più di 400, sono in continuo aumento;
  • tenuto conto che il tema dell’inquinamento ambientale, soprattutto nei due poli energetici (Priolo, Milazzo), non è affrontato adeguatamente, con l’opportuna consapevolezza che un problema di siffatta gravità meriterebbe;
  • constatato che l’inefficienza e l’inefficacia della pubblica amministrazione, misurate anche sulla base della percezione dei servizi pubblici, continuano a danneggiare imprese e cittadini;

dopo ampia ed approfondita discussione, nella quale sono intervenute eminenti personalità nazionali e regionali in rappresentanza di diverse categorie professionali e sociali

non ritengono più tollerabile questo stato di cose e rivolgono un pressante ed accorato appello alle Istituzioni regionali e locali, affinché mettano in atto al più presto tutte le azioni concrete per risolvere le questioni sopra elencate in tempi certi, perché i danni creati continuano ad aumentare.

I Lions siciliani, nella loro attività di servizio ai cittadini, ed in ottemperanza agli scopi 4 e 5 del proprio Statuto internazionale, si propongono di offrire la loro piena e leale collaborazione, fattiva e concreta, alle predette Istituzioni, con proposte anche di tipo operativo.

Il Governatore guiderà una delegazione presso la Presidenza della Regione e la Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana per:

  • rappresentare quanto sopra indicato;
  • offrire in modo ufficiale la propria collaborazione alle istituzioni regionali;
  • ampliare ulteriormente la base del dibattito e del confronto a livello regionale per accrescere nei cittadini il livello di consapevolezza sulle criticità prima evidenziate;
  • manifestare la propria intenzione di seguire giorno per giorno l’evolversi delle iniziative istituzionali, informando adeguatamente l’opinione pubblica dell’azione o dell’inazione delle stesse.

Trecastagni, sabato 21 settembre 2019 ore 19″

1 Comment

  1. Sul primo tavolo non condivido l’intervento del rappresentante della Grimaldi che i tiene dannoso per
    la Grimaldi la costruzione del ponte . Veramente una visione misera degli interessi dei trasporti

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