Dall'officina delle idee un motore per il futuro


| Salvo Reitano |

ACI BONACCORSI – Per incontrare Salvo Tomarchio suoniamo alla porta della sua casa in una strada come tante di Aci Bonaccorsi. Apre e ci accoglie con il sorriso raggiante dei suoi 24 anni e l’ottimismo che contraddistingue i giovani della sua età. Ci guida attraverso un giardino pensile sul retro, in uno spazio assolato nascosto ad occhi indiscreti. Sul prato il pastore tedesco Artù, che considera quasi come un fratello più piccolo, resta immobile e guardingo.

Laureato in economia aziendale, il secondo candidato alla poltrona di primo cittadino della “piccola Svizzera siciliana”, nel 2013 ha fondato un’azienda nel settore della sicurezza che oggi conta circa 150 collaboratori. Con i giovani di Confindustria ha portato nelle scuole, con i progetti Education, la cultura della legalità attraverso le imprese. Eletto consigliere comunale di Aci Bonaccorsi nel 2012 ha ricoperto la carica di assessore con delega all’Ambiente, Cultura, Sport e Viabilità dall’ottobre 2014. Da un anno fa parte del direttivo regionale di Anci Sicilia Giovani in cui il principale lavoro è stato quello di fare rete tra i giovani amministratori locali siciliani nel segno delle buone pratiche da divulgare all’interno delle amministrazioni locali e di istituire in tutti i comuni siciliani un ufficio per intercettare i bandi europei. Un curriculum di tutto rispetto.

Comincia a parlare lentamente, con precisione, in linea con i tratti essenziali del suo carattere: il controllo, la capacità di analisi, la compostezza. Esordisce con la cosa più semplice: da dove tutto è cominciato. “La passione per la politica – dice Tomarchio – è nata nei banchi del liceo dove ho imparato a confrontarmi con le tante problematiche della scuola, raccogliendo istanze e cercando, con un confronto deciso ma pacato, di risolvere i problemi che di volta in volta si presentavano. Un’esperienza esaltante che vorrei poter ripetere, con le dovute proporzioni, alla guida del mio paese. Sono convinto che i problemi vanno affrontati per trovare le soluzioni. Non scriverò mai il libro dei sogni farcito di false promesse. Non appartiene alla mia cultura”.

Lei parla di confronto deciso ma pacato, mi sembra che questa campagna elettorale non vada in questa direzione

“Guardi – riprende – io ho grande stima e fiducia nei mie concittadini che sapranno sciegliere tra chi propone e chi protesta. Da oltre un anno assisto incredulo ad attacchi mirati contro l’amministrazione e la mia persona portati avanti da chi volutamente ha alzato l’asticella della polemica sterile e inutile. Avrei mille motivi per rispondere e ribattere, non lo faccio perché la politica come la intendo io è un’altra cosa. Più volte ho invitato il candidato dell’altra coalizione ad un confronto pubblico. Un faccia a faccia con un moderatore e due minuti a testa per ogni argomento. Si è sempre rifiutato. Non parliamone più”.

Certo che ci vuole un bel coraggio, alla sua età, a mettersi in testa di candidarsi con l’obiettivo preciso di “rottamare” quello che da tutti è definito il sindaco dei sindaci di Aci Bonaccorsi.

“Non usiamo il termine “rottamazione” per carità – continua con un mezzo sorriso – è piuttosto un normale cambio generazionale. Il mio avversario ha fatto crescere questo paese negli anni, lo dobbiamo riconoscere, ma è rimasto ancorato ad un modo di fare politica e di amministrare ormai superato e obsoleto. I cambiamenti epocali in atto non prevedono la “rinascita” del passato ma la fiducia verso nuovi protagonisti per il “futuro” che avanza”.

Ma cosa lo ha spinto ad affrontare una campagna elettorale così difficile, l’avversario è tosto, e che si fa ogni giorno di più incandescente?

“La mia candidatura – riprende Tomarchio – nasce come dicevo dal desiderio di dare vita ad un vero rinnovamento alla guida di Aci Bonaccorsi. Un rinnovamento capace di riconoscere il passato, la propria storia, ma in grado di imprimere un cambiamento necessario nelle prospettive di crescita della collettività. Una collettività – aggiunge – che voglio protagonista nella stesura del programma e partecipe alla vita amministrativa del Paese. Credo che a giugno, nel segreto dell’urna, per Aci Bonaccorsi i miei concittadini hanno l’opportunità di aprire una pagina nuova, la pagina di un racconto che scriveremo insieme non solo nei prossimi mesi, ma nei prossimi anni. Non mi presento agli elettori contro qualcuno, per questo non mi piace il termine “rottamazione” che lei ha usato, ma per qualcosa: per una Amministrazione capace di mettere al centro i temi che hanno importanza e rilevanza per il futuro, senza rimanere appiattiti sul presente o peggio ancora a rimpiangere il passato, come spesso accade in politica”.

Però, mi consenta, della sua squadra fanno parte non pochi protagonisti della politica amministrativa del paese che insieme al suo avversario hanno occupato la scena politica degli ultimi trent’anni

“E’ vero – riprende Tomarchio – li ho voluti al mio fianco perché sono i rappresentanti di quelle generazioni alle quali siamo tutti grati e li ringrazio per aver messo la propria esperienza a disposizione e a sostegno di una squadra che, per crescere ancora, ha bisogno di un’infusione di prospettive e di guardare al futuro. Però il perno centrale restano i giovani, pronti a ripartire da quello che si è fatto, migliorare, laddove possibile, per far si che Aci Bonaccorsi possa svolgere un ruolo da protagonista nella nuova Città Metropolitana di Catania”.

L’”Officina delle Idee” inaugurata qualche settimana fa va in questa direzione

“Abbiamo dato vita – dice il giovane candidato sindaco – a un movimento di donne e uomini, giovani e meno giovani, che hanno voglia di costruire il futuro di Aci Bonaccorsi e che man mano sta diventando sempre più un’onda inarrestabile. In questa fase, più che mai, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, non solo del consenso, ma soprattutto di idee e suggerimenti. Ragioniamo insieme su come immaginiamo Aci Bonaccorsi nei prossimi 10 anni: cosa vogliamo farne del nostro territorio, della scuola, della cultura, dell’ambiente, dello sport. Come vogliamo aiutare i più deboli e come vogliamo incentivare le attività esistenti o la nascita di nuovi circuiti economici. Quali politiche vogliamo portare avanti per i nostri bambini e anche per i nostri amici a 4 zampe. Ragioniamo, confrontiamoci e scriviamo un programma trasparente e partecipato. Facciamo tutto questo insieme e cambiamo insieme Aci Bonaccorsi”.

A che punto è il vostro programma?

 “A distanza di una mese dall’inaugurazione dell’”Officina delle Idee” e dopo numerosi incontri tematici, stiamo inviando a tutte le famiglie, casa per casa, una prima bozza del programma con la traccia sul futuro del nostro paese. I cittadini avranno così il tempo per una prima valutazione e proporre modifiche o integrazioni”.

Pensa di farcela a conquistare la poltrona di primo cittadino?

“Non lasceremo nulla di intentato per far conoscere la bontà del nostro programma – conclude Tomarchio – so bene che saranno giornate dure e lunghissime fino alla data delle elezioni, ma grazie ai tanti incoraggiamenti dei nostri concittadini non perderemo mai il sorriso e l’entusiasmo che ci ha contraddistinto in questi mesi. Fino alla vittoria finale e oltre, per amministrare la nostra piccola e radiosa cittadina come merita di essere amministrata. Con serietà”.

 

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