"di Cortile in Cortile" la rassegna culturale estiva di Misterbianco


 

MISTERBIANCO – Il “cortile” dei nonni, naturale luogo di aggregazione e condivisione in estate, luogo di socialità per tradizione, è la sintesi di una cittadina alla quale piace riscoprirsi “comunità” e riappropriarsi dei propri spazio storici, rifiutando la tentazione dello svago o della cultura fuori porta ad ogni costo. Sono queste le motivazioni della scelta del titolo “di Cortile in Cortile – magie d’estate” per la rassegna culturale, musica, teatro e letteratura, realizzata da Antonio Biuso e Giuseppe Condorelli. La manifestazione è stata presentata nel Palazzo del Senato, dal sindaco Nino Di Guardo, dai delegati alla Cultura, Fina Abbadessa e Cristian Vitrano. “Questa amministrazione è fortemente impegnata per migliorare complessivamente la qualità della vita ed i servizi ai cittadini. Questa rassegna si inserisce nel contesto delle grandi attività culturali del Comune che, preannuncio fin da ora, nel prossimo anno saranno interamente dedicate al 350° anniversario della grande eruzione dell’Etna che distrusse la vecchia Misterbianco e della successiva ricostruzione. Stiamo organizzando un evento destinato a restare nella storia di questo territorio”, dichiara il sindaco. Per Fina Abbadessa e Cristian Vitrano “una Amministrazione deve curare la crescita culturale della propria comunità, oltre che soddisfare i bisogni ed i servizi prioritari. La cultura favorisce un approccio diverso con la realtà, permette di confrontarsi con se stessi e con gli altri, di dare speranza e passione, soprattutto ai giovani. Se la cultura è bellezza, con la bellezza si vince la sfida della vita. “di Cortile in Cortile” offre un calendario di eventi all’insegna della qualità, delle emozioni e lontano dalla banalità”. “Musica, teatro e letture sono le tre sezioni che compongono la rassegna, unite da fili conduttori: la violenza culle donne, il lavoro e i minori, i migranti: da qui ”Ippolito” di Euripide, “Ragazzi di miniera”, lo spettacolo di Eleonora Bordonaro che canterà in francese, in galloitalico e in siciliano. E ancora il libro di Maria Attanasio che racconta una incredibile storia di donna – spiegano Antonio Biuso e Giuseppe Condorelli – quello di Anna Pavone “Vento traverso”, a 40 anni dalla Legge Basaglia, che raccoglie poeticamente le voci dei “pazzi”. Diamo spazio ai giovani, come Roberto Adamov, ad artisti già affermati e professionisti, che tentano di vivere con l’arte e la cultura, ma anche a talenti del territorio come Salvatore Borzì, al suo esordio narrativo, dopo svariati saggi. Il cartellone di eventi è stato studiato per offrire cultura e non svago, per riappropriarci di luoghi storici della città, perché il cortile delle passate generazioni diventi un “cortile” più ampio, meno familiare e più inclusivo. Si comincia con gli spettacoli “di Cortile in Cortile – magie d’estate” il prossimo venerdì 20 luglio con un doppio appuntamento: alle 19 al Chiostro della Biblioteca la scrittrice calatina Maria Attanasio presenta il suo ultimo romanzo “La Ragazza di Marsiglia” (Sellerio); alle 21 nel cortile dello Stabilimento di Monaco si esibisce Roberto Adamov, giovanissimo talento del pianoforte in un concerto che prevede musiche di Bach, Rachmaninoff, Mozart, Chopin e Liszt. Spazio invece al teatro il 21 luglio (alle 21.30) con “Ragazzi di miniera”, un progetto di Nino Romeo, che ne ha curato pure la regia, che mette in scena due novelle: il Malpelo di Verga e il Cialula pirandelliano. Chiudono la settimana domenica 22 luglio alle 21 gli Archibugi String Trio composto di musicisti provenienti da esperienze musicali diverse, che mettono insieme elementi provenienti dal rock e dalla musica classica, dal jazz contemporaneo e dalla musica klezmer, senza naturalmente tralasciare i linguaggi e i colori dell’improvvisazione. Nel repertorio si contano trascrizioni originali dello storico gruppo dei Led Zeppelin ma anche alcune trascrizioni di brani di Frank Zappa, Fred Frith, Iva Bittova e John Zorn.

Nelle foto, da sinistra: Cristian Vitrano, Giuseppe Condorelli, Nino Di Guardo, Fina Abbadessa e Antonio Biuso.

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