Differenziata, Caputo: "La Regione non vuole risolvere problema"


 
 

BELPASSO  – «Non è possibile che i Comuni virtuosi, che fanno bene la raccolta differenziata, non sappiano dove andare a conferire i rifiuti. Mancano le piattaforme di raccolta pubbliche e la Regione continua ad accampare scuse e ritardi da anni. Il sistema è ormai al collasso e si fa finta che tutte le responsabilità siano sulle spalle dei sindaci. In realtà il problema è a Palermo, dove la politica vuole che si resti nell’emergenza»: sono durissimi i toni del sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, in seguito alla grave situazione della gestione rifiuti. I nodi sono venuti al pettine e tra meno di un mese per Belpasso non sarà possibile conferire la frazione organica nell’impianto di compostaggio gestito dalla ditta Ofelia Ambiente di Ramacca. La società ha infatti comunicato al sindaco che non c’è più capienza. Forse anche prima del 15 giugno, quindi, l’umido dovrà finire in discarica, vanificando gli sforzi fatti per la raccolta differenziata. Ho avuto rassicurazioni dalla Srr e mi dicono che si sta pensando ad attivare una nuova piattaforma, ma il problema nel lungo periodo e a livello provinciale e regionale resta e nessuno lo sta affrontando».
«Una situazione gravissima per noi – prosegue Caputo – che abbiamo raggiunto risultati importanti in fatto di raccolta differenziata, con punte del 70% e riconoscimenti ufficiale dalla Regione.  creando le indispensabili piattaforme per la raccolta. Quelle esistenti si esauriscono e noi non sappiamo più dove conferire i rifiuti, così saremo costretti a portare tutto in discarica. Questo fa andare a monte ogni azione finora compiuta per educare i cittadini, per potenziare la raccolta, per controllare e tenere pulito il territorio, per reprimere gli incivili. Con il risultato negativo che si continua ad alimentare il sistema delle discariche, costosissimo e inquinante. A questo sistema Belpasso, per esempio, ha sottratto l’enorme somma di 500.000 euro l’anno con un nuovo appalto di gestione e con la differenziata efficace. Non io, ma le cronache giudiziarie, ricordano che intorno alle discariche girano interessi a volte poco limpidi. La Regione sta facendo un grosso lavoro attraverso il dirigente Cocina, ma la politica regionale forse non è capace, o non ha intenzione, di spezzare con decisione questo ambiguo sistema di potere e di business. A nulla vale il lavoro dei sindaci se poi a Palermo non si fanno le scelte strategiche perché l’intera filiera dei rifiuti generi veramente risultati virtuosi».

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