Dopo "gettonopoli" un ampio fronte politico

ACI CATENA – Sette consiglieri comunali rinviati a giudizio e quattro prosciolti. Così ha deciso il giudice per le indagini preliminari, Giovanni Cariolo, sul “caso gettonopoli” al Comune di Aci Catena. la prima udienza è stata fissata per il 13 ottobre davanti la sezione monocratica del Tribunale di Catania.   A giudizio sono stati rinviati Giuseppe Aleo (6 episodi di falsità materiale, e truffa per 518,70 euro), Luigi Citraro (3 falsi, 259,35 euro), Luca Grancagnolo (29 falsi, 1.296,75 euro), Salvatore Leonardi (un falso, 51,90 euro), Venerando Sapuppo (16 falsi, 829,92 euro), Giuseppe Sorbello (21 falsi, 881,79 euro), Giuseppe Urso (8 falsi, 414,96 euro). Prosciolti invece Giovanni Grasso, Michele Puglisi, Giuseppe Sciacca e Rosario Sorbello. La richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Michelangelo Patanè e dal sostituto Fabio Regolo.

“Dopo la decisione del Gup sulla inchiesta di Gettonopoli, adesso il quadro è un po’ più chiaro – ha dichiarato il deputato regionale Nicola D’Agostino di Sicilia futura – . Credo che ai consiglieri rinviati a giudizio sarà riconosciuta la buona fede, come d’altra parte sostenuto dalla stessa Procura! Purtroppo dovremo attendere il giudizio, ma tempo se ne è perduto troppo e occorre provare a recuperare, perché il silenzio non è un buon viatico per libere e trasparenti elezioni amministrative. Innanzitutto, però, occorre delimitare il campo: ciò che è avvenuto con l’arresto di Maesano non può e non deve passare in sordina. È chiaro che una proposta politica che cerchi di recuperare il rapporto di fiducia con i catenoti non può che essere in totale discontinuità con i comportamenti emersi dall’inchiesta della Procura. Occorre pertanto cospargersi il capo di cenere e, per quanto i fatti contestati siano evidentemente personali, chiedere scusa delle responsabilità politiche (ed io per la mia parte lo faccio).

Da oggi ci consideriamo impegnati nella composizione di un fronte politico, ampio ma non eterogeneo, che abbia voglia di impegnarsi su un programma chiaro e semplice fondato su tre direttrici: risanamento del bilancio, garanzia dei servizi e sviluppo del territorio attraverso i fondi europei. Ci metteremo rapidamente al lavoro, condividendo anche un percorso con i cittadini che vorranno aiutarci a selezionare idee, candidati al consiglio e candidato per sindaco. Come è noto ritengo utile anche l’ipotesi di elezioni primarie, ove servissero, per un percorso che possa rivelarsi quanto più partecipato. Oggi al centro dobbiamo mettere i cittadini”, ha concluso l’on. D’Agostino.

Il “caso gettonopoli”  è nato  da un esposto del senatore Mario Michele Giarrusso del M5s, era emerso che alcuni consiglieri comunali risultavano contemporaneamente presenti in due commissioni. Scoperta anche l’alterazione dei verbali, per tentare di accertare le irregolarità.

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