Droga, una 'crack house' a Palermo: sei arresti

PALERMO – La casa, al primo piano di una palazzina popolare e in parte ammobiliata, era circondata da un sofisticato impianto di videosorveglianza, composto da 4 telecamere collegate a una tv, utilizzate per verificare la strada e gli ingressi: una vera e propria “crack house” è stata scoperta dai carabinieri in un’abitazione di Passaggio Bernardino Verro, nel quartiere Sperone, a Palermo. Dalla quantità di stupefacente sequestrato e dal tipo di attrezzatura rinvenuta, si tratta di una raffineria di crack, droga, sottolineano gli investigatori, tornata attualmente di moda a Palermo dopo la sua ascesa negli anni ’90

Sei persone, infatti, stavano preparando la droga. I militari sono riusciti ad entrare nell’appartamento, trovando sei uomini, tra cui un minorenne, vicino a un tavolo sul quale era sistemato tutto l’occorrente per la preparazione del crack: 78 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, una scatola di bicarbonato, un colino, 2 mestoli e un fornelletto a gas da campeggio, con la fiamma ancora accesa. I carabinieri hanno sequestrato anche una cospicua somma di denaro, 22 grammi di hashish e altre due bombole di gas, ancora imballate.In manette per detenzione e produzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti sono finiti Antonio Nicosia di 23 anni, Roberto Serio di 44 anni, Gandolfo Emanuele Milazzo di 24 anni, Cosimo Lo Iacono di 46 anni e Fabrizio Nuccio di 26 anni e un minore di 17 anni.

Tutti devono rispondere di detenzione e produzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I cinque maggiorenni sono stati condotti in carcere, mentre per il 17enne si sono aperte le porte dell’istituto penale minorile.

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