E' fallita l'A.N.F.E, 600 lavoratori a casa


 
 
 

PALERMO – In data odierna è stato ufficializzato dal Tribunale di Palermo la  procedura di fallimento dell’A.N.F.E. Associazione Nazionale Famiglie  degli Emigrati, con nomina dei curatori fallimentari e relativa data di  udienza di verifica S.P. per il 17/01/2018. In verità tale conclusione non ci coglie impreparati dal momento che la  scrivente organizzazione sindacale, com’è noto, già nelle varie audizioni in V Commissione  ARS, aveva più volte evidenziato la mala gestio del Legale  Rappresentante che, di fatto, non ha compiuto alcun atto concreto per il  salvataggio dell’Ente e dei relativi lavoratori (circa 600).  A nulla  sono servite le richieste poste in essere sia dall’Amministrazione regionale (piano industriale) che dalla scrivente O.S., per tentare il  risanamento dell’Ente per la salvaguardia dei lavoratori. L’unico atto che il Legale Rappresentante ha saputo concretizzare è  stato l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo art. 4 e 24 L.  223/91, disattendendo l’applicazione della normativa relativa alla  mobilità regolamentata dalla circolare regionale n° 10/94 (così come da  nostra denuncia depositata presso le Procure di Palermo e di Trapani in  data 21/07/2017), senza neanche concluderla e lasciando nel limbo i  lavoratori (alcuni dei quali potrebbero non percepire il sostegno al  reddito – Naspi).
Chiediamo al Governo Regionale, se veramente ha a cuore la salvezza dei  lavoratori, di applicare le norme in vigore (Legge 24/76, Legge  regionale 1° settembre 1993 n. 25 e legge 23/2002) dirette ad assicurare  il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi di tutti i  lavoratori dell’ANFE e dell’intero Comparto della Formazione  Professionale (Interventi Formativi e Servizi Formativi), che da troppo  tempo vedono calpestati i propri diritti.

Il Segretario Regionale, il Segretario Nazionale Confederale Sicilia  della Federazione Scuola e Formazione
Andrea Monteleone  (nella foto)  e  Gaetano Giordano

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