È morto Paolo Villaggio

Non era solo il ragioniere Ugo. Era Paolo Villaggio, ed è morto questa mattina a ottantaquattro anni.
Era un uomo di enorme cultura. Un uomo brillante capace di raccontare i disagi psicologici di una società devota al consumismo, con la sua comicità, la capacità di rivelare nella finzione verità sociologiche, ha narrato – attraverso i suoi personaggi – i vizi e i difetti dell’uomo – e della donna – con un sarcasmo originale, crudele e molto spesso tagliente. Aveva recitato con Fellini, Olmi e Monicelli, ottenendo premi prestigiosi, con lui scompare un pezzo importante della comicità italiana, quella sofisticata che arriva al pubblico grazie a tematiche “popolari”.
Quell’autoironia che tutti noi dovremmo acquisire, in una società dove “ti rendi conto che Fantozzi lo sono diventati il 99% degli italiani”, come amava affermare Villaggio.

K.M
 

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