CATANIA – Un significativo evento quello che si è svolto nella Procura della Repubblica del Tribunale di Enna. Come ogni 9 maggio anche quest’anno il Comitato Antimafia di Riposto e il suo presidente Attilio Cavallaro hanno voluto ricordare il “giudice ragazzino” Rosario Livatino, ucciso crudelmente per mano mafiosa. Nel corso del XXVII Memorial Livatino-Saetta-Costa oltre alla memoria dei tre magistrati caduti, è stata ricordata la figura e la ferma lotta contro le mafie e per la pace dell’emerito Vescovo di Molfetta, don Tonino Bello. La cerimonia, svoltasi alla presenza delle maggiori autorità civili, religiose, giudiziarie e militari ennesi e catanesi, è stata arricchita dalla presenza di dirigenti, docenti e tanti studenti, tra cui una rappresentanza di studenti e docenti dell’IIS Leonardo di Giarre, invitati espressamente per l’occasione. Nel corso della significativa manifestazione è stato anche conferito il Premio Internazionale per l’impegno sociale a magistrati, avvocati, ufficiali delle Forze dell’Ordine, docenti e personalità della cultura storica e letteraria che con il loro lavoro quotidiano hanno contribuito alla cultura civica e al rispetto della legalità. Nella cornice dell’Auditorium intitolato a Falcone e Borsellino, si è percepita la commozione della memoria e quella del rinnovato impegno civile, sociale e professionale espresso da quanti sono stati insigniti del riconoscimento del Premio Livatino. I giovani studenti giarresi hanno partecipato con attenzione e senso di responsabilità, consapevoli della necessità di farsi portavoce tra i coetanei dei valori civili per una operosa e legale convivenza.
Mario Pafumi