Politiche, Laura Paxia (M5S): "Un cambiamento radicale per il bene del Paese"


 
 

CATANIA – Laura Paxia, candidata con il Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati, collegio 5 di Catania. Laura, è una delle candidature eccellenti messe in campo da Luigi Di Maio per il collegio uninominale di Catania in occasione delle prossime elezioni politiche.

“Sono una imprenditrice catanese, figlia di un docente universitario e una insegnante. – si presenta così -.  Analogamente ai miei tre fratelli, ingegneri, dopo la laurea ho deciso di non seguire le orme di mio padre, noto docente universitario della facoltà di ingegneria di Catania. Ho quindi fondato ICC Digital Media, una delle prime Digital Agency italiane nel 1999 e a tutt’oggi mi occupo di web analytics, l’analisi dei flussi di dati in rete. Nel 2012 ho creato Social Media TV, un sistema per la misurazione delle interazioni tra social media e trasmissioni televisive (come ad esempio Master Chef, Xfactor, Le Iene, Servizio Pubblico o Ballarò). Nel 2015 ho realizzato imetrixBi, prima soluzione italiana per la lotta alla contraffazione online e alla pirateria digitale e l’anno successivo ho svolto con l’Antitrust la più grande operazione condotta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per la tutela del Made in Italy. Grazie alle mie competenze ho ottenuto riconoscimenti nazionali ed internazionali ed ho avuto il privilegio di rappresentare l’Europa nel board della Digital Analytics Association”.

Perchè si è candidata con il M5S?

“Sposo da sempre l’ideologia del Movimento 5 stelle e credo che un cambiamento radicale oggi rappresenti una importante e concreta opportunità per l’intero paese. Quando Luigi di Maio ha dato l’annuncio della apertura alla candidatura di rappresentanti della società civile, ho sentito l’obbligo morale di rendermi disponibile con la mia esperienza e le mie competenze. L’innovazione tecnologica potrebbe essere un driver fondamentale per la ripresa e lo sviluppo del nostro paese e il tema della innovazione è ricorrente a più livelli nell’intero programma elettorale del movimento. Non ho esperienza politica e questo credo sia un grande valore aggiunto”.

Cosa pensa della politica italiana?

“Molti italiani si sono ormai allontanati dalla politica. Questi processi avviati da tempo, frutto di un sostanziale disgusto da parte della popolazione verso promesse non mantenute o leggi ad personam, frequenti quanto improbabili alleanze tra poli opposti, anche a rischio del sacrificio di principi ideologici, hanno fatto sì che oggi quasi una metà degli aventi diritto, non si rechino più alle urne. Temo purtroppo che la nuova legge elettorale, che confonde ulteriormente l’elettore, non consentirà una facile governabilità del paese. E’ imperativo comunque riavvicinare l’elettore alla politica, ripartendo dalle piazze e adoperarsi per restituirgli fiducia e dignità, ma anche ripristinare le condizioni per le quali il voto del cittadino possa rappresentare una certezza della scelta operata nell’urna”.

Di cosa intende occuparsi qualora dovesse essere eletta?

“In relazione alla mia specializzazione posso dire che l’innovazione tecnologica, con particolare riferimento ad un uso intelligente del digitale, è ricorrente nel nostro programma elettorale e potrebbe migliorare molto la qualità della vita dei cittadini. Secondo i nostri studi nel 2025 il 50% dei lavori nel nostro paese sarà creativo e il 60% dei lavori per come li conosciamo oggi si trasformerà, o forse sparirà del tutto. Tra i lavori creativi ci sono sicuramente quelli legati all’innovazione, che sono un nostro importante obiettivo di governo: investire nell’innovazione, investire in una Smart Nation, quindi meno leggi e meno burocrazia, che sviluppi nuove professioni, ma soprattutto proteggere le startup innovative che nascono e che potrebbero dare lavoro a giovani o meno giovani. Penso alla mobilità elettrica, meno inquinamento e più lavoro. Altro tema fondamentale è l’unificazione delle banche dati. Noi vogliamo realizzarne una decina partendo da 16.000, per semplificare la vita al cittadino ma anche alla pubblica amministrazione o al fisco. Parlando di innovazione e pensando alla formazione ed alle nuove generazioni, i cosiddetti nativi digitali, non possiamo non ipotizzare l’introduzione dell’uso dei dispositivi mobili a scuola per scopo didattico. Non posso infine non citare anche la valorizzazione e la tutela del made in Italy grazie ad una piattaforma di e-commerce per i nostri prodotti nel mondo. L’innovazione è un tema centrale per il programma del movimento cinque stelle, potrebbe rendere la vita più semplice a tutti e generare nuova occupazione.

Che sensazioni ha riguardo alle elezioni?

“Non amo fare previsioni. Dico solo che in queste settimane ho avuto modo di entrare in contatto con tante imprese, associazioni di categoria, professionisti e gente comune, ascoltare i loro problemi e raccogliere le testimonianze del loro desiderio di cambiamento, è stata per me una esperienza entusiasmante e coinvolgente. Il lavoro da fare è davvero tanto e credo sia giunto il momento per il Movimento 5 Stelle di prendere in mano le redini del paese. Se non ora quando?”.

R.S.

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