Emergenza Coronavirus: 130 casi in Sicilia. Medico positivo al Garibaldi-Nesima

Emergenza Coronavirus: 130 casi in Sicilia. Medico positivo al Garibaldi-Nesima

Dall’inizio dei controlli, i tamponi negativi analizzati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 1.496, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 130 campioni (15 più di ieri).

Risultano ricoverati 44 pazienti (dieci a Palermo, quindici a Catania, sei a Messina, uno a Caltanissetta, quattro a Agrigento, due a Enna, due a Siracusa e quattro a Trapani) di cui solo 7 in terapia intensiva, mentre 82 sono in isolamento domiciliare, due sono guariti e due deceduti.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (venerdì 13 marzo), in merito all’emergenza coronavirus, così come comunicato dalla Regione siciliana all’Unità di crisi nazionale.

I casi di positività sono così distribuiti: Agrigento 18; Caltanissetta 2; Catania 57; Enna 2; Messina 9; Palermo 28; Ragusa 2; Siracusa 8; Trapani 4.

Medico positivo al Garibaldi-Nesima

Caso di coronavirus per un medico dell’azienda Garibaldi. Sono state attivate immediatamente tutte le misure di sanificazione e contenimento previste, in armonia con le disposizioni specifiche per gli operatori sanitari di cui al decreto legge 9 marzo 2020, n. 14. Il medico è ricoverato nell’ospedale Garibaldi-Nesima e le sue condizioni di salute non destano particolare preoccupazione. Misure preventive sono state intraprese anche per i pazienti dei luoghi dove il medico opera, per i quali sono state attivate le procedure di dimissioni e di proseguo dell’osservazione domiciliare, nonché per le relative attività ambulatoriali.

La direzione strategica è in sede e in piena operatività. Gli uffici di diretta collaborazione sono attivi e stanno coordinando le attività per l’implementazione di tutte le misure nazionali e regionali per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Covid-19.

La Regione ha sospeso in tutte le strutture sanitarie della Sicilia le attività chirurgiche negli ospedali pubblici e nelle cliniche private come ulteriore misura per contenere l’emergenza coronavirus.

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