Eritema solare e carotene. La prevenzione a tavola

Eritema solare e carotene. La prevenzione a tavola

di Elisa Musumeci
biologa e nutrizionista https://www.facebook.com/elisamusumecinutrizionista/

L’arrivo della bella stagione, con l’aumento delle ore di luce solare, mette di buon umore. È stato scientificamente dimostrato che l’aumento di vitamina D, in seguito all’esposizione ai raggi solari, sia strettamente legata alle vie biochimiche ormonali che regolano il rilascio di serotonina ed ormoni del benessere psicofisico. Purtroppo, però, c’è anche l’altra faccia della medaglia, quella oscura. 

Negli ultimi anni il numero di persone che soffrono l’esposizione al sole è sempre in aumento. Parliamo di disturbi della pelle dei più svariati, dagli eczemi solari, una forma di iperfotosensibilità che si manifesta con sintomatologia allergica, con forte prurito, pustole e/o desquamazioni cutanee, all’invalidante Eritema solare. 

Ne soffre circa un quinto della popolazione, soprattutto di sesso femminile, ma può interessare anche gli uomini e, naturalmente, sono più a rischio i soggetti con un fototipo della pelle molto chiaro. 

Ma di cosa si tratta con esattezza?

Eritema, come possiamo intuire dall’etimologia di origine greca della stessa parola, Erythros, significa ‘sangue’

L’eritema solare, al pari delle altre forme di eritema, si manifesta infatti con la formazione di chiazze, più o meno estese, di un colore rosso intenso, la cui formazione è dovuta proprio ad un aumento afflusso di sangue ai capillari epidermici ed è associato ad una forte infiammazione. Un carattere diagnostico è che la macchia scompare momentaneamente se sottoposta a digitopressione. L’eritema solare è causato dall’irradiazione da parte dei raggi UV che, a causa delle cattive condizioni in cui si trova il naturale schermo atmosferico, causate dal noto ‘buco dell’ozono’, colpiscono la nostra pelle in modo particolarmente aggressivo.

Prevenire in tempo è la giusta regola

Come difenderci dai raggi solari ed evitare la fastidiosa comparsa degli eritemi? 

Sicuramente l’uso attento di creme protettive naturali, è un valido aiuto, ma attenzione a non impedire le vie di sintesi della vitamina D! 

È fondamentale, innanzitutto, trovare un equilibrio tra il proteggere la nostra pelle e non ostacolare la vitamina D, come ho approfondito in un altro articolo dedicato, che vi consiglio di leggere, sempre sulla rubrica Natura & Nutrizione. A parte il saper rispettare gli orari in cui esporci al sole e i tempi di esposizione, quello che dobbiamo fare, in primis, è agire per via endogena, in prevenzione

La prevenzione dai disturbi solari, come sempre, inizia a tavola, dalle scelte alimentari. Non bisogna aspettare l’arrivo della stagione estiva, ma il primo sole primaverile, quello che apparentemente ci sembra innocuo, perché magari schermato dal cielo a pecorelle di marzo, ma che dietro la debole coltre di nubi, senza che ce ne accorgiamo, colpisce comunque la nostra pelle. 

L’arrivo della primavera è dunque il momento giusto per iniziare il pieno di nutrienti protettivi. Quali sono?

 

  • CAROTENOIDI, PROTETTORI PER ECCELLENZA

Tra i principi attivi consigliati dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità, troviamo il Lycopene (contenuto nei pomodori), le Xantofille, la vitamina C ed E e, ultimo ma più importante, il Beta-carotene. 

Il Beta-carotene è un pigmento di colore giallo-arancio appartenente alla famiglia dei carotenoidi e rappresenta un diretto precursore della Vitamina A. Si trova in tutti i frutti e ortaggi di colore giallo-arancio ed è tra i più potenti antiossidanti e antinfiammatori. Le carote ne sono la più importante fonte alimentare, un vero toccasana per la nostra pelle. I carotenoidi sono vitamine liposolubili, si legano cioè ai componenti grassi e si concentrano nei distretti di accumulo del nostro corpo, in attesa di essere man mano utilizzati come protettori endogeni delle membrane cellulari e contro i radicali liberi che attaccano le membrane cellulari causandone l’invecchiamento.

Basterebbe prendere l’abitudine di iniziare un pasto con un paio di carote crude, magari in pinzimonio di olio di qualità, per aumentarne la biodisponibilità, e di limone, ricco di vitamina C, che ne supporta l’azione. Un’altra buona idea è assumere un bicchiere al giorno di succo puro di carote e limone, magari da alternare alle carote per intero. 

Altri vegetali particolarmente ricchi in carotene sono, in ordine, le Batate (patate dolci arancioni), le crucifere, il mango, il melone e le albicocche. 

L’olio di carota è aggiunto nelle creme e prodotti solari anche ad uso topico, infatti la sua applicazione diretta sulla pelle riflette in parte i raggi UV che la colpiscono. 

Non solo protezione dai Raggi UV

Diverse ricerche hanno dimostrato come l’insorgenza di eritemi, eczemi, orticaria e dermatiti atopiche, a seguito dell’esposizione solare, siano negli ultimi anni in aumento anche per l’associarsi di disturbi di tipo autoimmune del sistema immunitario. Fattori ambientali quali le diverse fonti di inquinamento e lo stress cui siamo sottoposti, colpiscono notevolmente la nostra barriera gastrointestinale ed il microbiota. Questa forma di distrazione immunologica è alla base del manifestarsi di diverse patologie autoimmuni

Anche in questo caso il beta-carote rappresenta un valido aiuto. Alte concentrazioni, assunte sotto forma di integratori, sono risultate ad esempio efficaci ad attenuare i disturbi da psoriasi e lupus eritematoso.

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