Esplosione in via Garibaldi: "Un boato enorme, sembrava un attentato"


 
Daniele Lo Porto

CATANIA – “Una bomba, sembrava un attentato…”. Così commento un passante che si trovava a pochi metri di distanza dalla casa-bottega di via Garibaldi, 323. “Un boato enorme, da paura. I vetri tremavano. Sono uscita subito in strada per capire cosa fosse successo”, racconta un’imprenditrice, Rosanna La Malfa, che lavora ad un centinai di metri di distanza. Si trovava nel suo ufficio. “Mi sono subito preoccupata, ho visto da lontano le autobotti dei vigili del fuoco e mi sono preoccupata perché erano vicino al bar di un mio amico. Ho telefonato per sapere come stava, cose fosse successo, ma non mi ha risposto e, allora mi sono avvicinata. Si è capito subito che era successo qualcosa di grave,  dopo pochi minuti sono arrivati altri mezzi dei pompieri, ambulanze e la Polizia”.

“Ho sentito un boato incredibile – racconta un negoziante – e ho pensato a una bomba violenta, ho avuto una grande paura”. “Viveva da solo, era anziano, molto trascurato, intristito. La sua era una casa-bottega. Vendeva e riparava biciclette – dice un signore che abita a pochi metri di distanza – e viveva nel retro bottega, un cucinino, una stanza da letto, pochi mobili. Chissà perché la bombola del gas aperta e la porta sprangata…””. L’ambiente, piccolo, era saturo di gas al momento dell’intervento dei vigili del fuoco che hanno cercato di aprire una pesante porta in ferro protetta da un vetro antisfondamento. Una donna che abita nella zona è  preoccupata per i danni che l’esplosione potrebbe aver provocato alle abitazioni vicine: “quando potrà tornare a casa”. I pompieri sono al lavoro per mettere in sicurezza la zona che è transennata. La palazzina, a due piani, è in condizioni di degrado, sicuramente sarà sottoposta a verifiche più attente nella giornata.

“Ho pensato di morire – racconta un giovane che lavora in  uno dei tanti piccoli negozi che si affacciano su via Garibaldi – lo spostamento d’aria è stato così forte che ho temuto che le mura mi crollassero addosso da un momento all’altro”. “Un’autentica tragedia”. Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ha definito l’esplosione causata da una fuga di gas che, nel centro storico di Catania, ha provocato la morte di tre persone e il ferimento di altre due. “Esprimo – ha detto Bianco, tra i primi ad arrivare sul posto – il cordoglio della città per le vittime, i due Vigili del fuoco e l’uomo che aveva chiesto loro di intervenire, e sono vicino alle loro famiglie e a quelle dei due altri vigili feriti, che spero possano migliorare presto”.

“È una tragedia che tocca tutta la città quella accaduta in Via Garibaldi. Sono vicino alle famiglie delle vittime e ai Vigili del Fuoco che, quotidianamente, mettono a repentaglio le loro vite per salvare le nostre”, ha dichiarato Salvo Pogliese, candidato sindaco di Forza Italia.

“Sono addolorato dopo i tragici fatti che si sono verificati questa sera in via Garibaldi, nel cuore storico della nostra città. Non ci sono parole adatte per commentare ciò che è accaduto”. Emiliano Abramo, candidato a sindaco di Catania alle prossime amministrative, esprime tutta la sua solidarietà alle famiglie delle vittime e al corpo nazionale dei vigli del fuoco, per l’esplosione che si è verificata intorno alle 20,30 in un edificio di via Garibaldi dove ci sarebbe stata una fuga di gas in una piccola officina che ripara biciclette. “Sono vicino alle famiglie delle vittime che stanno vivendo un momento così drammatico – continua Abramo – ed esprimo la mia solidarietà a tutto il corpo dei vigili del fuoco. La città tutta si unisce al dolore”.

Non è stato un attentato, le cause saranno verificate in giornata, con una più minuziosa verifica degli investigatori, ma il bilancio di vite umane è pesante proprio come se fosse stato un attentato. Poteva essere anche più pesante se avesse coinvolto altri pedoni o automobilisti di passaggio.

Dal Giornale di Sicilia

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