L'estate degli stupri


Martina Pumo

MILANO – Questa mattina è stata dimessa la donna di 81 anni, vittima dello stupro che ha scosso tutta la comunità milanese.  La donna, residente nella zona Niguarda di Milano, nella mattinata del 30 agosto, era uscita di casa per andare a fare una normalissima spesa. Durante il ritorno verso la sua abitazione, un signore dimostratosi gentile, si è offerto di portarle le grosse buste. Stavano passando in una delle vie limitrofe al Parco Nord, quando l’uomo l’ha trascinata all’interno dell’area boschiva, abusando di lei.
Inutili le richieste di aiuto, le grida: nessun passante era presente, nessuno si è accorto dell’aggressione in corso. Solo dopo la violenza subita, la donna è riuscita a chiedere aiuto. Successivamente al trasporto all’Ospedale Niguarda, i medici hanno subito constatato, grazie anche al racconto della vittima, l’entità dell’aggressione. La donna è stata immediatamente trasferita presso il centro antiviolenza della clinica Mangiagalli dove i medici hanno confermato la versione della vittima: la donna aveva subito una violenza sessuale.
Oggi è stata dimessa, ma è ancora ignota l’identità dell’aggressore ma la Squadra Mobile si è fin da subito mobilitata per approfondire le indagini, ricercando testimoni e possibili videocamere presenti in tutta la zona.
Purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Numerose sono le violenze sessuali che negli ultimi giorni hanno scosso tutta Italia. A Rimini, successivamente alla violenza sessuale di gruppo subita da una coppia di turisti polacchi, è scattato “l’allarme stupri”: altre denunce, altre violenze sul lungomare.  Si parla di un branco, lo stesso che ha violentato una trans la quale è riuscita a riconoscere i propri aggressori. Forse, lo stesso branco che ha aggredito una coppia di Varese il 12 agosto. I sospetti che si tratti del medesimo gruppo derivano dalla dinamica della violenza e dalla zona, Miramare. Anche questa notte stava per consumarsi un’ulteriore violenza sessuale, ai danni di una donna di 40 anni, padovana. A dare l’allarme, il suo compagno che, nonostante l’alcool consumato, è riuscito a dare la giusta posizione alle forze dell’ordine, che sono intervenute prendendo il colpevole sul fatto, un uomo di origine marocchina.
Non solo Rimini e Milano protagoniste di violenza ma anche Taviano, presso un villaggio turistico in Salento. La vittima, una ragazza di 19 anni, che successivamente a una serata in discoteca, è stata approcciata da un ragazzo ventisettenne, anche lui reduce da una serata simile. Il ragazzo, dopo aver cercato un’altra ragazza tra i bungalow, non trovandola, ha deciso di entrare nell’alloggio della diciannovenne. Un approccio, trasformatosi in violenza sessuale. La ragazza ha subito contattato gli amici che hanno bloccato l’aggressore. Grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri, il ventisettenne è scampato al linciaggio da parte degli amici della vittima. Interrogato, sostiene che il rapporto era consenziente. Dopo le analisi, si è subito riscontrato un alto tasso alcolico nel sangue dell’aggressore. Il racconto della diciannovenne è stato considerato attendibile, soprattutto per la tempestività con cui la giovane ha dato l’allarme.
Atti violenti, abusi continui che hanno investito tutta Italia, una follia che non si ferma davanti a età, etnie e generi differenti

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