Estorsioni alle farmacie e mafia, arresti nel clan Santapaola-Ercolano

CATANIA – Un nuovo blitz da parte dei Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania nei confronti di sette soggetti affiliati al clan “Santapaola-Ercolano” ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione pluriaggravata in concorso.

I particolari dell’operazione sono stati illustrati dal Procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro e dal comandante provinciale dei carabinieri Raffaele Covetti.

Il provvedimento di fermo delle sette persone è stato convalidato dal Gip che ha emesso un’ordinanza di custodia in carcere anche per un ottavo indagato, che era già detenuto per altra causa. Il reato ipotizzato è di concorso in estorsione. Le vittime sono i titolari di tre farmacie di Mascalucia che da oltre 10 anni erano obbligate a pagare, con la minaccia di gravi ritorsioni, 1.000 euro di ‘pizzo’ ciascuno. A conclusione di intercettazioni, pedinamenti e servizi di osservazione,  I carabinieri sono riusciti a fare emergere la responsabilità dei fermati, che è stata poi confermata anche dalle dichiarazioni delle stesse vittime. La Procura Distrettuale di Catania ha disposto il fermo degli indagati, ravvisando la necessità ed urgenza di agire sia perché dalla conversazioni intercettate emergeva il proposito di qualcuno degli indagati di fuggire all’estero perché sospettava di essere oggetto di indagini, sia perché era emersa l’ipotesi di un’azione violenta all’interno del gruppo per dissidi scoppiati tra appartenenti alla stessa banda. A finire in manette sono Rosario Cantone, Fabio Cantone, Alfio Carciotto, Antonio Carciotto, Salvatore Mazzaglia, Salvatore Puglisi e Salvatore Tiralongo. 

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