Terremoto: è lungo l'elenco dei danni

 

 

 

Notte insonne a Nord di Catania. Sono state tre le scosse registrate. Il fenomeno sismico ha provocato danni alle abitazioni private e ad edifici di culto in diverse località e frazioni. Il primo episodio, di magnitudo 4.8, è stato localizzato 1.1 km a sud di Lavinaio ad una profondità di 1.2 km. La scossa è stata avvertita alle ore 3.19. Le tre località più vicine all’epicentro sono state Viagrande, Trecastagni e Aci Bonaccorsi. Confermati danni ad Acireale, Pennisi , Fiandaca, Pisano, Santa Maria La Stella, Santa Caterina, Santa Venerina e Zafferana. Danni rilevanti a Fleri, frazione di Zafferana. Proprio a Zafferana si è delineata qualche crepa nelle case anni 60 in muratura mista. Danni più rilevanti sono stati invece registrati nella predetta Fleri con crolli che hanno interessato le abitazioni private.Dieci le persone ferite in codice verde. Una nuova scossa, di magnitudo 2.7, è stata localizzata 1.4 km a Nord Est di Case del Vescovo alle ore 3.28. Le tre località più vicine all’epicentro sono state Zafferana Etnea, Milo e Santa Venerina. Un nuovo evento sismico è stato registrato invece alle ore 4 e localizzato  1.6 km ad ovest di Zafferana Etnea. Le tre località più vicine all’epicentro sono state Zafferana, Santa Venerina e Milo. La chiesa del Sacro cuore di Santa Venerina ha riportato danni all’interno mentre la statua dell’edificio ecclesiastico in questione, posta ad un’altezza di 25 metri, è precipitata. Anche le chiese delle frazioni a sud hanno subìto dei danni. Cosentini è stata colpita dal sisma. Si registrano, nelle frazioni di Santa Venerina, crolli dei muri delle strade di campagna con qualche via che è stata occlusa dalle macerie.  A seguito delle scosse inoltre, il “gradino” (faglia) individuabile vicino la svincolo di Acireale (Autostrada A18 nel tratto tra Giarre e Acireale) si è accentuato. Si sono pertanto mosse, per via  del magma che spingeva i fianchi del vulcano, le faglie del sistema delle timpe.  Tecnicamente, si sono attivate strutture vulcano tettoniche del versante sud orientale etneo, proprio come nel 1984. Sarebbero due al momento i segmenti di faglia che risultato essere stati interessati da stress: quello di Fleri e quello di Pennisi. Si tratta dunque di faglie sismogenetiche correlate alla dinamica del fianco orientale dell’Etna, che è stato connotato in questi giorni da un’attività stromboliana.Il manto stradale di Santa Maria La Stella, ha risentito di quanto accaduto. A Fleri, mozzato il campanile della chiesa “Maria Santissima del Rosario” , nella foto. A Pennisi, crollato il campanile della chiesa.
Umberto Trovato

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