“Euritmia”, la nuova melodia di Paolo Gianolio


 
 
 
 
 
 

| Salvo Reitano |

Scrivi Paolo Gianolio è subito pensi a oltre trent’anni di concerti al fianco di Claudio Baglioni. Chitarrista, polistrumentista ha curato la produzione e gli arrangiamenti di diversi album del cantautore romano. Da “Anime in gioco” a “AncorAssieme”, da io sono qui a “Buon viaggio della vita”, da “Sono io” a “L’uomo della storia accanto” e poi “Crescendo Cercando” fino all’ultimo fortunatissimo “Capitani Coraggiosi”.
Paolo Gianolio musicista, muove i suoi primi passi negli anni 60 ascoltando la musica dei Beatles e dei Rolling Stones. Comincia con una chitarra regalatagli da uno zio, la “strimpella” finchè capisce che quello sarà lo strumento che lo accompagnerà nel cammino della vita. Dopo aver terminato gli studi al conservatorio, approfitta di un’occasione propostagli da alcuni amici musicisti che conoscono la sua vena compositiva: fare un disco insieme. Da quella proposta nasce negli anni 80 un gruppo che diverrà famoso soprattutto negli Usa: i Change. Un gruppo fantasma con musicisti veri: Luther Vandross voce solista, Davide Romani basso, Mauro Malavasi keyboard/piano, Paolo Gianolio chitarre, Rudy Trevisi sax. Il gruppo Change ottiene un disco d’oro con l’LP “The Glow of Love”. E’ il trampolino di lancio che lo porta a collaborare con i più importanti artisti del panorama musicale italiano. Con Eros Ramazzotti partecipa come session-man dal primo disco “Cuori Agitati” contenente il brano che lo ha lanciato “Terra promessa”, segue “Musica è” continuando negli anni fino all’album “In ogni senso”. Conosce Massimiliano Pani e comincia una lunga collaborazione con Mina negli studi di Lugano in dischi come “Lochness”, “Canarino Mannaro”, “Mazzini canta Battisti”, “Cremona”, “Leggera”, “Dalla Terra” e tanti altri. Nell’85 Claudio Baglioni lo chiama per il tour “La vita è adesso” e da lì nasce un rapporto di collaborazione e fiducia che lo vede tutt’oggi suo arrangiatore e produttore.Vasco Rossi lo chiama per l’LP “Stupido Hotel” e “Liberi Liberi” dove si cimenta anche come bassista e “Cosa succede in città”. Ha collaborazioni importanti anche con Laura Pausini, Andrea Bocelli, Miguel Bosè, Fiorella Mannoia, Giorgia, Matia Bazar, Ornella Vanoni, Anna Oxa, Patty Pravo e tanti altri. Questi grandi artisti gli lasciano in eredità un’esperienza impagabile e fondamentale per la sua vita sia musicale che umanistica.
Oggi si presenta con un nuovo lavoro discografico uscito da pochi giorni nei negozi di dischi e disponibile sui principali canali di distribuzione online dal titolo “Euritmia”. Si tratta del terzo album del musicista reggiano, dopo i due lavori strumentali “Pane e nuvole” (2010) e “Tribù di note” (2012) e coincide con un ritorno alle origini e all’esperienza di un tempo passato a registrare in studio e a suonare sul palco di concerti memorabili.
“Euritmia”  è un progetto musicale che cerca di orientarsi verso i ritmi della natura traendone ispirazione.  La vena compositiva dell’autore, a differenza dei due precedenti lavori, lo porta a scoprire e sperimentare due nuovi strumenti: la voce e le parole.  Il nuovo album contiene nove brani di cui cinque cantati, con parole che evidenziano la sua personalità e fantasia, oltre a quattro brani strumentali che rappresentano l’evoluzione della musica nella sua esistenza. L’insieme di strumenti classici d’orchestra, elettronici e software musicali, portano dritti a composizioni che cercano di unire sonorità di diverse etnie e di fonderne il valore, pur mantenendo il rispetto per esse.
“Questo mio lavoro – dice Paolo Gianolio a Sicilia Network –  è frutto che proviene dalle radici che hanno cresciuto l’albero della mia esistenza. Ora potrò pensare, comunicare e guardare al futuro come foresta da respirare”.
“Il disco – prosegue il maestro –  vuole descrivere l’essenza della mia esperienza tramite la melodia, spiegata attraverso la mia voce che parla intonando parole che provengono dalla pianta della mia fantasia. Sono un contadino della musica, semino e accresco note che poi porto a maturazione”.
“Nove semi piantati che spero cresceranno e porteranno a maturazione i miei pensieri – conclude Gianolio – perché la linfa è un estratto della mia vita che alimenta tutto ciò e spero mi permetterà un giorno di parlare direttamente alle piante. La natura parla, ascoltiamola e trasformiamo il suo messaggio con la musica che vivrà fin che la natura stessa ci sosterrà. “Euritmia” è messaggio di un’anima infinita che scorre tra terra e cielo”.

 

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