Fermare la guerra!

Fermare la guerra!

CATANIA – Sabato 19 novembre a Palazzo della Cultura di Catania verrà presentato, dal portavoce del Comitato Fermare la Guerra, Gianni Alemanno, il Manifesto omonimo che vanta ormai centinaia e centinaia di firme autorevoli che provengono  da ogni parte d’Italia. La presentazione di Catania che verrà introdotta dagli interventi di Fabio Granata e Salvo Pace, segue a ruota le altre numerose manifestazioni svolte in varie città tra le quali, Roma, Genova, Napoli, Bologna, Milano e da ultima quella di Torino in piazza Castello.

Il Manifesto parte dalla premessa che l’Italia non può permettersi né la guerra in Ucraina, né le sanzioni alla Russia che danneggiano irrimediabilmente la nostra economia. Le iniziative degli USA e della Nato e l’invasione protratta dalla Russia rischiano di far precipitare l’attuale conflitto in una guerra mondiale e aprono alla possibilità di un incubo atomico che si sperava non più ripetibile. L’Ucraina è ridotta ad una nazione relitto,  capro espiatorio di rivalità tra grandi potenze che giocano su una scacchiera geo politica che non tiene in alcun conto i destini dei popoli e delle nazione europee. Il fatto più inaccettabile, continua il Manifesto, è che nessuna proposta di pace credibile sia stata avanzata da parte dell’Italia o da un altro paese europeo. Con l’invio delle armi poi ci si è piegati ad una strategia che non tiene in nessun conto i contraccolpi sulla nostra economia e si è lasciata l’iniziativa di mediazione alla Turchia nella persona del suo discusso presidente  Erdogan. La stessa Turchia, pur facendo parte della Nato, si è mantenuta neutrale e non ha patito i danni economici che noi come Italia stiamo subendo.

Nel Manifesto di Gianni Alemanno si auspica in particolare un cambio di atteggiamento per l’Italia. Una neutralità attiva come scelta realistica ed eticamente condivisibile. Non è possibile, da parte del Governo italiano, ignorare le posizioni espresse nei sondaggi dal 70% del popolo italiano e dalla Chiesa cattolica. Tante e diverse le proposte in tal senso, dalla sospensione dell’invio delle armi per arrivare ad un cessate il fuoco; la contestuale apertura di un tavolo di trattative proposto dal nostro governo; vicendevoli riconoscimenti tra la Russia e l’Ucraina; nuovi referendum e un piano internazionale per la ricostruzione, con la partecipazione della Russia al risarcimento dei danni di guerra in Ucraina e la partecipazione dell’Ucraina al risarcimento dei danni della guerra civile in Dombass.

La presentazione si concluderà con interventi programmati di imprenditori, operatori culturali e turistici e Associazionismo Cattolico. Prossime date, Roma dove il 26 novembre si riuniranno gli stati generali del Comitato e poi a seguire, Padova, Cagliari e Benevento.

 

 

 

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