ACIREALE – L’anno scorso di questi tempi, esattamente il 30 aprile, ad Acireale il Lions Club Acireale, in occasione dei suoi cinquant’anni, organizzava un pomeriggio-evento dal titolo “Acireale tra mito e realtà” quasi ad evocare la stridente contraddizione fra il passato nobile e glorioso della città delle cento campane e il presente pieno di criticità, soprattutto sul piano economico, sociale e della vivibilità. Ieri 30 aprile è stata una giornata particolare per Acireale. Alcune immagini che vi proponiamo evidenziano la discrasia fra ciò che succedeva in centro, con la seconda edizione della festa dei fiori organizzata dalla Fondazione per il Carnevale, e tutto quello che succedeva nel resto della città. La spazzatura ormai è un problema serio, soprattutto nelle frazioni a monte di Acireale. La foto che abbiamo scattato documenta lo stato penoso di straripante “monnezza” a Piano d’Api, l’ultima frazione a nord più prossima al centro di Acireale. Ci sono moltissimi altri angoli della città in cui la stessa scena si ripete. Questo è un segno evidente che qualcosa, con la raccolta differenziata appena iniziata in città, non va per il verso giusto. Forse l’avvio della nuova modalità di raccolta è stato frettoloso, forse la popolazione non è ancora pienamente collaborativa, forse la ditta aggiudicataria dell’appalto ha sottovalutato alcune criticità nell’organizzazione del servizio ed è incapace di rimediarvi. Sta di fatto che lo spettacolo che si vede in giro è indecoroso soprattutto in alcune zone cittadine la spazzatura si accumula pericolosamente giorno dopo giorno e con l’arrivo delle temperature più calde la situazione potrebbe degenerare con rischi per la salute delle persone.
Ieri però era anche la festa dei fiori che si è svolta in centro, organizzata dalla Fondazione per il Carnevale ad integrazione, come avvenne già lo scorso anno, della manifestazione carnascialesca più importante che si tiene poco prima dell’inizio della Quaresima. Sabato, ieri e oggi primo maggio (che è la giornata conclusiva) hanno sfilato i carri infiorati, nei quali Acireale vanta da sempre una tradizione di abile maestria degli artigiani e dei fioristi che vi lavorano. Si è rivista tanta gente in corso Umberto, in corso Savoia e in via Paolo Vasta, anche diversi turisti ed escursionisti provenienti da altre parti della Sicilia. La villa Belvedere pullulava di persone. Con qualche ritocco sulla formula (il primo giorno i carri infiorati sono inspiegabilmente entrati nel circuito cittadino solo a tardissima serata), e una ancor più forte caratterizzazione come festa dei fiori anziché come sfilata di maschere infiorate, questa manifestazione potrebbe ripetersi negli anni anche per destagionalizzare un po’ il turismo.
Ieri è stata anche la giornata in cui si sono svolte le primarie del PD. Pure ad Acireale si è votato e al gazebo unico di piazza Europa si sono recati in 1569, grosso modo lo stesso numero degli elettori del PD alle ultime comunali (allora furono 1794). Renzi ha fatto il pienone con 969 consensi, a seguire Emiliano con 350 e Orlando con 250. I numeri però sono ancora oggetto di verifiche. La batosta di Orlando ridimensiona fortemente il gruppo che a livello locale fa capo all’on. Concetta Raia e all’ex assessore comunale di Catania Angelo Villari. Il boom di voti per Renzi invece rafforza l’asse Luca Sammartino-Fausto Raciti-Nicola D’Agostino. I primi due sono organici al PD siciliano di cui Raciti è segretario regionale, il terzo, simpatizzante di Renzi, ne è un indiretto sostenitore con la sua formazione di Sicilia Futura, infatti ieri si sono visti molti fedelissimi di D’Agostino andare a votare al gazebo. Ma ci sono tanti ex democristiani legati pure al parlamentare Giovanni Burtone e che in città fanno riferimento all’ex candidato a sindaco Seby Leonardi. Il primo banco della nuova alleanza Sammartino-Raciti-D’Agostino è stato il compito di influenzare da vicino le nomine regionali di Crocetta per i liquidatori delle Terme di Acireale. Ben tre. Una operazione da vero manuale Cencelli, l’ha definita subito l’opposizione. Il secondo banco di prova saranno le prossime elezioni comunali di Acicatena. Il trio sosterrà Francesco Petralia, ex vice sindaco di Raffaele “Pippo” Nicotra, ed adesso liquidatore delle Terme acesi. Ieri però ad Acicatena al circolo PD di Piazza Umberto i voti raccolti sono stati meno di 100; è andato un po’ meglio nel Gazebo di piano San Filippo dove i consensi per l’ex premier fiorentino sono stati 135. Petralia pertanto per essere eletto Sindaco catenoto avrà bisogno delle macchine elettorali di Sammartino e D’Agostino.
Saro Faraci