Daniele Lo Porto
CATANIA – Mamma e figlia stanno bene, ricoverate nell’ospedale di Enna, protagoniste di un “lieto evento” sicuramente non frequente. La neonata, infatti, è venuta alla luce in un’ambulanza del 118, ferma sulla corsia d’emergenza dell’autostrada Palermo-Catania a pochi chilometri da Enna. Era partita intorno alle 4,30 di domenica, da Raddusa, dopo che la puerpera, una donna di 39 anni alla sesta gravidanza, in pieno travaglio aveva chiesto aiuto. “Mi ha chiamato la sala operativa del 118 dicendo che una donna stava per partorire, siamo andati a prenderla con l’ambulanza e ci siamo diretti verso l’ospedale più vicino, ma non abbiamo fatto in tempo…” racconta Francesco Puglisi, medico ginecologo in servizio dal 2013 al Presidio di continuità assistenziale (l’ex Guardia medica) di Raddusa. “Dottore, sono pronta…” ha detto la partoriente, il tempo di fermare e in precarie condizioni, la barella e una coperta unico conforto per la mamma, il telo termico per la neonata, il dottore, dopo aver partecipato a migliaia di parti, ha vissuto anche questa esperienza “assolutamente inedita, eppure ne ho viste tante in 25 anni di carriera”, racconta soddisfatto. “Tutto è andato nel migliore dei modi, ha dimostrato grande professionalità, è un bell’esempio per tutti, che rivaluta i tanti medici del territorio” sottolinea Nino Rizzo, reumatologo, tra i fondatori dell’associazione Artemisia, alla quale aderiscono circa cento camici bianchi ospedalieri, universitari, specializzati e di medicina generale. Ed a Raddusa, la fama di buon medico di Francesco Puglisi è confermata dai commenti: “professionale, sensibile, sempre disponibile”.
dal Giornale di Sicilia