“Qualcuno ha pensato cosa succederebbe all’aeroporto di Comiso, nel momento in cui venisse venduto l’aeroporto di Catania?” Se lo chiede la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo, intervenendo a proposito dell’operazione in corso che punterebbe a privatizzare lo scalo catanese. “La Sac, che gestisce l’aeroporto etneo – ricorda Campo – detiene il 65% delle quote della Soaco, proprietaria dello scalo di Comiso. Le due infrastrutture fanno sistema tra loro e quindi qualsiasi operazione condotta dalla Sac avrebbe ricadute sulla Soaco. Perché su questo tema non si è aperto alcun confronto?”, si chiede ancora Campo. Il Comune e la Città metropolitana di Catania – precisa inoltre Campo – non hanno alcun obbligo di cedere le proprie quote (il 14,28%), perché la legge regionale 15/2015, che prevede sì la cessione delle partecipazioni degli enti pubblici in società private, per ragioni di contenimento della spesa, esclude da tali cessioni proprio le infrastrutture strategiche, come gli aeroporti. Comuni e altri enti possono continuare a detenere quote negli aeroporti siciliani. A meno che qualcuno non stia già pensando di modificare questa legge per consentire per esempio ai sindaci di capitalizzare e tappare qualche falla nel bilancio dei propri enti. Crediamo sia indispensabile – conclude Campo – ponderare attentamente le intenzioni e gli obiettivi della paventata privatizzazione. Ben venga a questo punto l’atteggiamento di cautela invocato dal governo regionale, con l’assessore Falcone che sottolinea come l’aeroporto debba restare un patrimonio di tutti. Una determinazione condivisibile, perché infrastrutture strategiche per la Sicilia, e nel caso specifico lo scalo di Comiso per il Sud-est dell’Isola, complementare a quello di Catania, meritano di restare beni dei cittadini, con una gestione pubblica che ne valorizzi le potenzialità nell’interesse dei territori e non unicamente del business”.
L'aeroporto di Catania rischia di essere svenduto

CATANIA – “La programmata privatizzazione dell’aeroporto di Catania sta sollevando numerose perplessità che ci spingono a investire il Consiglio comunale della problematica. Il gruppo consiliare di Forza Italia intende avere attraverso tale adunanza gli ormai indispensabili chiarimenti sui dettagli dell‘operazione, anche rispetto alle reali intenzioni degli organi amministrativi della città”. Questa la dichiarazione dei consiglieri comunali azzurri Giovanni Petralia, Dario Grasso e Agatino Giusti rendendo noto di aver depositato la richiesta di consiglio straordinario e urgente sulla cessione delle quote della Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Catania.
“Assieme anche a consiglieri di altri gruppi consiliari – proseguono i tre esponenti forzisti – abbiamo chiesto la convocazione del consiglio perché riteniamo che l’aeroporto di Fontanarossa, fra le poche realtà pubbliche che in Sicilia funzionano al meglio, sia un patrimonio di tutti e non di pochi. Un bene strategico che, attraverso una privatizzazione che finora non sembra essere animata da una visione di ampio respiro, rischia di essere svenduto”.