CATANIA – Melo c’è. Immancabile. Come un democristiano al potere, come l’ultimo samurai: non ha abbandonato la posizione ed anche lui ha partecipato – in modo discreto – al G7, che non è evento solo per i bipedi, sia chiaro. Nonostante le misure di sicurezza, la “bonifica” di tutto il centro storico, le preoccupazioni degli animalisti che temevano il rastrellamento di cani e gatti, le proteste dei buonisti comuni per i quali si è speso troppo in arancini e ricotta, Melo, “il custode dei benedettini“, cioè dell’ex monastero, da decenni facoltà universitaria, è stato puntuale e presente anche oggi ottenendo carezze che ha ricambiato scodinzolando. Insomma, è stato lui il più coccolato di tutti, alla faccia di prime donne avvolte nei fiori e principi consorti col sorriso forzato.
D.L.P.