Caserma a rischio e i Carabinieri se ne vanno

CATANIA – Da una parte una struttura ormai non più sicura che richiede radicali interventi di sicurezza per circa un milione di euro, dall’altra il piano di razionalizzazione del ministero della Difesa che risale al 2015. La chiusura della storica stazione dei Carabinieri di Macchia di Giarre, insomma, è una sorte già segnata da tempo e avverrà a fine anno. Verrà a mancare un importante presidio di legalità sul territorio che comprende le frazioni di Macchia, Sciara e San Giovanni Montebello, in tutto circa 6.000 residenti. I quattro militari in servizio saranno aggregati al Comando compagnia di Giarre, quindi quanto meno non ci sarà una riduzione degli uomini in divisa in servizio nel comune etneo.

Del problema e di altre criticità del territorio il sindaco Angelo D’Anna ha informato anche il presidente della Regione, Nello Musumeci, oltre sei mesi fa, chiedendo un incontro, ma al momento non ha avuto alcun riscontro. L’Amministrazione cittadina non è in grado di intervenire con proprie risorse a causa dello stato di dissesto, né è stato possibile partecipare a un bando regionale di finanziamento per l’adeguamento antisismico dell’immobile perché, paradossalmente, la caserma di Macchia è formalmente a norma, anche se in realtà si deteriorata in breve tempo, come già segnalato in una relazione tecnica del 2009 al quale, però, non ha fatto seguito alcun intervento concreto. Gli unici lavori eseguiti sulla struttura di viale Mediterraneo sono stati recenti, ma non hanno risolto i gravi problemi di staticità e vulnerabilità dell’edificio.

“Dobbiamo rilanciare la tematica e costruire una condivisa fattiva unità di intenti, facendo quadrato tutti insieme, istituzioni, forze politiche, sociali e sindacali, associazioni e comunità civile e religiosa, per salvaguardare questo presidio di legalità che copre un importante porzione di territorio ad Ovest della città. Ho già richiesto formalmente alla Presidenza del Consiglio comunale di convocare un’apposita riunione straordinaria del Consiglio – ha dichiarato il sindaco D’Anna – per poter affrontare la problematica nella sua interezza, al fine di valutare tutti insieme possibili iniziative considerata l’importanza che riveste il tema della sicurezza e l’affermazione della legalità sul territorio”.

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