Giarre, momenti di sacralità e di speranza per un avvenire migliore

Giarre, momenti di sacralità e di speranza per un avvenire migliore

di Mario Pafumi

GIARRE – Alle ore 20 spaccate di giovedì 27 febbraio scorso un artistico impianti ha la ha inondato di luce la restaurata cupola del bicentenario Duomo “Sant’Isidoro Agricola” di Giarre. Di questi tempi un vero miracolo. Un vero e proprio “evento”, in una città che appare sempre più smarrita, abbandonata, divisa, inane. Senza più nemmeno un briciolo di orgoglio e di voglia di ripresa. Sentimenti contrastati con forza e volontà solo dal parroco del Duomo, don Nino Russo, che sin dal suo insediamento ha combattuto con ottimismo e forza di volontà per cercare di risvegliare i giarresi dal loro torpore. E lo ha fatto mettendo sempre al centro la vera “casa” dei giarresi, il loro simbolo, il Duomo, sbloccando lavori che sembravano infiniti, come la conclusione dei lavori di restauro e messa in sicurezza interna e l’installazione della storica porta di bronzo, che ne hanno permesso la totale riapertura al culto, solo per citarne alcuni. Giovedì sera, alla presenza del vescovo Antonino Raspanti e del sindaco Angelo D’Anna, una piccola folla di fedeli, in piazza Duomo, ha applaudito l’inaugurazione. Il parroco ha ringrazio e commosso non solo “i meravigliosi fedeli ”, ma anche tutti coloro che “a vario titolo si sono impegnati e hanno contribuito alla realizzazione dell’opera. Per la parte economica, che andava integrata dalla parrocchia, la venerabile Confraternita di San Giuseppe e il presidente Vito Zappalà, resosi subito disponibile a raccogliere una cospicua somma di denaro e a presentare la proposta al consiglio direttivo che l’ha subito approvata; l’ingegnere Giuseppe Parisi e l’arch. Salvo Patanè che hanno seguito i lavori è seguito i rapporti con la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania; per la realizzazione dei lavori la Ditta dell’ingegnere Riccardo Messina che ha eseguito i lavori con tanta competenza accettando tanti suggerimenti e adoperandosi a risolvere i problemi che mancano sorgevano dovendo intervenire su una struttura bicentenaria, che non poteva sospendere le attività liturgiche e pastorali e che con grande pazienza ha accettato la nostra costante presenza sui poderosi ponteggi che hanno caratterizzato i lavori è che arrivavano sin oltre la croce della cupola. Grazie a tutti con l’augurio che anche in momenti in cui sembra che il buio avvolga ogni cosa una piccola luce che splende nella notte possa tenere accesa la fiaccola della speranza per un avvenire migliore per la nostra città”. Con queste l’arciprete del Duomo, don Nino Russo, ha annunciato l’accensione della nuova illuminazione artistica del Duomo di Giarre.

La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie all’8×1000 della Chiesa cattolica che ha finanziato il 70% dei lavori di ristrutturazione del monumento simbolo cittadino. Al resto, come detto, ha provveduto la parrocchia. Il parroco ha ringraziato anche il Comune, che essendo in dissesto ha quantomeno ripristinato il punto luce e si farà carico delle spese dell’energia elettrica. Per la cronaca l’illuminazione della cupola consuma 1500 watt in tutto.

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