GIARRE – E’ pervenuta la delibera n. 69 emessa dalla sezione di controllo della Corte dei Conti relativa alla verifica condotta sullo stato di attuazione del piano di riequilibrio del Comune di Giarre, aggiornato all’esercizio 2016 e al primo semestre 2017. Tale importante strumento finanziario era stato adottato dal Consiglio Comunale con la delibera n. 17 del 25/02/2013 e successivamente rimodulato con la delibera n. 07 del 27/01/2014. La sezione della Corte dei Conti ha evidenziato delle inottemperanze nell’applicazione delle azioni contenuti nel piano di riequilibrio e il mancato rispetto degli obiettivi intermedi fissati dallo stesso piano. Il Sindaco Angelo D’Anna, non appena venuto a conoscenza della Delibera, ha immediatamente svolto una riunione con il Vice Sindaco, Salvo Vitale, il Segretario generale, Salvatore Marco Puglisi e il Dirigente finanziario ad interim per approfondirne i contenuti e adottare nel breve tempo le iniziative più opportune nell’interesse dell’Ente e della Città. Il sindaco D’Anna ha commentato: “Sappiamo che il dissesto deve essere sostenuto da motivazioni tecniche che la Corte oggi mette in evidenza; non poteva essere dichiarato per mera presa di principio e questa amministrazione ha creduto e crede che si possano creare le condizioni per il rientro. Per questo ha rielaborato il piano nel settembre 2016 ad oggi ancora non esaminato dalla Corte. Con l’ordinanza della Corte purtroppo paghiamo anni di malcostume e inefficienze. Pesano inoltte i forti contrasti maturati negli anni passati tra alcuni dirigenti e l’amministrazione che predispose il piano di riequilibrio preso a riferimento (2014). Il lavoro per invertire la tendenza circa la sostenibilità di entrate /uscite stava cominciando a prendere forma. Se si dovrà prendere atto del dissesto si vedrà nelle prossime settimane, se ci sono gli estremi faremo ricorso”. Il debito del Comune di Giarre sarebbe di circa 57 milioni di euro e non di 41 come avrebbe invece affermato in audizione a Palermo nei mesi scorsi il vicesindaco Salvo Vitale. A questo punto sindaco e giunta avranno 30 giorni di tempo per replicare con delle memorie, anche se il dissesto sembra ormai inevitabile. Una vera “Settimana di passione”, che D’Anna spera di tramutare in “risurrezione“.
Mario Pafumi