Giarre: si è spento il preside Giuseppe Ardita, cultura e passione al servizio della scuola

 

 

Mario Pafumi

GIARRE – Lutto nella comunità scolastica provinciale. Nel pomeriggio di oggi ci ha lasciato il preside Prof. Giuseppe Ardita, settantottenne, che ha diretto diversi importanti istituti superiori tra Catania e Riposto, come il Liceo classico “Cutelli”, l’Istituto Aeronautico, il Geometra di Riposto e l’ ITIS di Giarre. Uomo di profonda cultura, caratterizzato da una generosità e da una viva e disinteressata disponibilità innata. Lascia in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo un grande senso di vuoto ed un amorevole ricordo. Nella sua lunga attività didattica e professionale, prima di docente e vicepreside all’Istituto Femminile “Lucia Mangano” di Acireale, poi di dirigente scolastico, è stato un faro illuminante ed una guida sicura per intere generazioni di giovani; si è fatto costantemente promotore di diversificate iniziative culturali formative a tanti livelli e di attività di significativo spessore. Ha formato decine di generazioni di giovani che gli sono grati e ha tenuto viva la discussione su problematiche scientifiche e sociologiche. Gli istituti che ha diretto, oltre a beneficiare della sua poliedrica formazione culturale, da una sua capacità di analizzare gli eventi, anche da una angolazione psicologica, hanno vissuto le tante attività extra didattiche che il prof. Ardita ha saputo organizzare e cosi appassionare le diverse città in cui hanno ospitato gli eventi oltre che gli stessi suoi allievi. Le sue grandi passioni sono state unicamente la Famiglia è la Scuola. Alcuni suoi ex compagni di scuola ricordano che quando eran ancora studente al liceo scientifico “Archimede” di Acireale, lo chiamavano “Il Professore”, per la sua intelligenza e preparazione. La sua vita non è stata facile. Iniziò ad assumersi la responsabilità della famiglia d’origine, essendo venuto a mancare il padre prematuramente, andando ad insegnare nell’alta Italia, ancora prima di laurearsi. Poi l’incontro con l’adorata moglie, professoressa Adalgisa Oteri e la nascita di due figli, che hanno riempito la sua vita fino a quando, nel 2001, in un tragico incidente stradale, perse la dolce figlioletta Maria Grazia. Un dolore che segnò duramente la famiglia e la collettività giarrese. L’unico conforto rimase la scuola, che lo ha visto sempre presente e impegnato al massimo. E le sue “piccole passioni”: l’astronomia e la barca. Lunghe serate trascorreva ad osservare il cielo con il telescopio, nella speranza, di vedere la stella per lui più brillante: la dolce figlioletta strappatagli dalla sorte. La barca a vela la condusse fino a che le sue condizioni di salute glielo permisero. La lunga malattia che lo ha minato nel corpo, senza togliergli la lucidità di mente è stata addolcita negli ultimi mesi dalla nascita del nipotino Giuseppe. Resta un amorevole ricordo in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Le esequie si terranno sabato 19, alle ore 11, nel Duomo di Giarre.

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