GIARRE – Si sono ritrovate , dopo 40 anni, per festeggiare un percorso di studio assieme conclusosi nel 1977, con il diploma Magistrale. Sono le “mitiche ragazze magistrali” dell’Istituto “Don Bosco” di Giarre, che hanno festeggiato questo importante anniversario in un noto locale della cittadina jonica etnea. E’ stato un revival di aneddoti, racconti e fatti divertenti di un trascorso giovanile ormai lontano anche se non traspare in ognuno di loro.
Al suono della campanella erano presenti: Sara Torrisi, Maria Zappalà, Rosetta Torrisi, Annamaria D’Urso, Antonio Vilardo, Lucia Calabrese, Mariella Caldarera, Antonina Finocchiaro, Maria Carrubba, Salvatore Calabrese , Pina Finocchiaro e la Professoressa Carmelina Papa. Una serata di amarcord dopo che, per tanto tempo, le loro strade si erano divise, ma sempre unite nel cercare di non disperdere questo patrimonio di amicizia che la scuola ha loro regalato.
Tra una risata e l’altra, la serata si è conclusa con il taglio della torta e le tante bollicine dello spumante, simbolo del primo importante traguardo raggiunto nella vita come il titolo di studio, ma anche di 40 anni trascorsi con un bagaglio culturale che ti fa riflette su quei periodi di spensieratezza e di tanti sogni che sono insiti nei giovani.
“È stato emozionante rivedervi, e rievocare ricordi lontani della nostra adolescenza – racconta Sara Torrisi , organizzatrice dell’evento – La bellezza , la freschezza e la spensieratezza di quei giovani del 1973 ha ceduto il passo alla saggezza ed alla maturità degli uomini e donne del 2023. La trasformazione è stata notevole, ma possiamo ritenerci tutti soddisfatti , abbiamo mantenuto integra la nostra voglia di vita. Grazie a Dio con il trascorrere degli anni abbiamo sperimentato tante emozioni, soprattutto abbiamo provato e donato Amore, abbiamo creato famiglie e relazioni durature”.
Nel corso della serata le ex studentesse hanno rivissuto con gioia questa esperienza di affetto, di simpatia e di gratitudine . Tutte di sono augurate che ci sia presto occasione ed una ancora più nutrita partecipazione.
Mario Pafumi