No alla violenza, amore è rispetto


 
 

GIARRE -Per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne Il 1° Istituto comprensivo “Giuseppe Russo” di Giarre, guidato dalla dirigente Maria Novelli, nell’ auditorium del plesso Michele Federico Sciacca, sede centrale del 1° IC, ha organizzato una due giorni, coinvolgendo Alunni e genitori sul tema: “No alla violenza, sì al rispetto: amore non è possesso! Non è dipendenza!”. Uno dei momenti più importanti è stato l’incontro dei giovedì con le testimonianze di Vera Squadrito e Giovanna Zizzo, le cui figlie sono state assassinate da chi diceva di amarle. Nel suo intervento di saluto e di introduzione la dirigente, professoressa Maria Novelli, ha sottolineato quanto l’istituto si trovi impegnato su questo fronte a tutti i livelli: interpersonali, educativi e didattici ed ha ringraziato i protagonisti della importante serata di altissimo valore educativo per le attuali e per le future generazioni. Lo scorso anno, le due signore furono testimonial della scopertura di una panchina rossa antiviolenza, che si trova attualmente collocata all’ingresso del plesso. Sia Giovanna Zizzo che Vera Squadrito hanno esortato a denunciare ogni minimo cenno di violenza senza esitazione e senza paura per evitare che il silenzio si trasformi in tragedia. Denso di importanti riferimenti tra il letterario e cronachistico è stato l’intervento della professoressa Anna Castiglione, studiosa giarrese, da sempre impegnata sul fronte femminile, che ha ripercorso per grandi linee la storia del femminicidio presente sin dagli albori della storia dell’uomo. Molto seguito anche l’interessante intervento della ginecologa Piera Bonaccorsi, che dopo aver ricordato di avere istituito a Giarre nel 2013 lo “sportello rosa” anti stalking, dedicato a Maria Rita Russo, giovane mamma giarrese bruciata viva dal marito, ha presentato il “Il Codice Rosa”, un codice virtuale affiancato ai codici di gravità per identificare un percorso di accesso al Pronto Soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne, bambini e persone discriminate, sempre con un approccio gender sensitive. La Bonaccorsi ha ricordato come l’idea nacque nel 2011 con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra la Regione Toscana e la Procura Generale della Repubblica di Firenze, diventa poi progetto regionale, mutuato da tutte le altre Regioni. Il Progetto regionale Codice Rosa, prevede percorsi gender sensitive di accoglienza, cura e tutela delle persone vittime di violenze e abusi. Degno delle sue qualità di attrice, l’intervento recitativo dell’artista Maria Rita Leotta, che ha splendidamente presentato un monologo tratto dal suo intenso spettacolo, denso di amara ironia “Uccise dal silenzio”, che ha coinvolto e fatto riflettere il pubblico sulla tematica della violenza contro le donne. Intensi i momenti di poesia e di spettacolazione proposti dagli Alunni della S.S. I Grado, che hanno presentato e recitato versi dei grandi poeti sull’amore, concludendo la manifestazione, con un forte messaggio.

Mario Pafumi
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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