Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: violenza e morte, il paradosso dell’amore

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: violenza e morte, il paradosso dell’amore
di Katya Maugeri 
Gli episodi di violenza nei confronti delle donne occupano ancora le prime pagine della cronaca, con una frequenza preoccupante, si tratta di un fenomeno che non tende a diminuire e rimane di proporzioni enormi: dalle violenze domestiche allo stalking, dallo stupro all’insulto verbale. Troppo spesso, mascherato da qualcosa che i carnefici si ostinano a definire amore. Oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (indetta dall’Onu nel 1999) e mai come quest’anno si sente l’esigenza di intervenire, di parlarne, di informare.
Secondo i dati Istat nel 2018 le vittime di femminicidio sono state 142, un numero in crescita rispetto all’anno precedente, e 94 quelle registrate nei primi dieci mesi del 2019  Ogni 72 ore, nel nostro Paese, una donna viene uccisa da una persona di sua conoscenza e tre femminicidi su quattro avvengono in casa. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza, circa 1 ragazza su 10 è stata aggredita verbalmente dal proprio fidanzato: nella metà dei casi l’episodio è avvenuto in pubblico, per futili motivi; 1 su 20 è stata addirittura picchiata. Una ragazza su 5 ha subìto scenate di gelosia per il suo abbigliamento o per essere stata troppo espansiva con altre persone, a detta del fidanzato. Il 17% dei ragazzi, infine, controlla di frequente lo smartphone della fidanzata, per verificare messaggi e chiamate. In 3 casi su 4, la ragazza decide di perdonare questi gesti. Oggi molte donne stanno trovando l’opportunità e il coraggio per parlare, attraverso la consapevolezza di non poter più tollerare e accettare la vergogna della violenza subìta, contribuendo così a creare una rete di informazione con lo scopo di aiutare quelle donne che per timore non riescono a denunciare. In Italia al momento abbiamo 281 strutture, 0,05 per 10 mila residenti, ovvero molto meno di un centro ogni diecimila abitanti. Nel 2017 sono state 44mila le donne che hanno chiesto aiuto a un centro antiviolenza, e due su tre, ovvero 29mila, sono state prese in carico, iniziando un percorso di uscita dall’incubo, con percentuali più alte al nord rispetto a sud e isole. Le donne con figli rappresentano il 63,7%.
Violenza e morte, il paradosso dell’amore, quell’amore malato che va riconosciuto come tale, affrontato senza timore perché la vita è un dono che dobbiamo rispettare. E l’amore non è un’arma ma è vita da tutelare.

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