La rubrica di (C)Asa Onlus
Rossella Fallico
(Staff Asa Onlus)
Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono trascorsi esattamente trent’anni dal giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono oltre 190 i Paesi nel mondo che hanno ratificato la Convenzione: in Italia la sua ratifica è avvenuta nel 1991. Sopra, il messaggio del presidente Asa Onlus (Associazione Solidarietà Adozioni), Maria Virgillito, che da anni si occupa non solo di adozioni internazionali ma anche del riconoscimento e della difesa dei diritti dei più piccoli, per i quali si augura “la possibilità di esprimere la loro sincerità e spontaneità”. La Convenzione, che ha l’obiettivo di garantire al bambino il rispetto dei suoi diritti umani, è composta da 54 articoli ed in particolare nel preambolo viene spiegata la scelta di dedicare uno specifico trattato sui diritti dell’infanzia: la necessità di assicurare tutele e cure speciali e di proteggere la vulnerabilità dei bambini, garantendo loro un’adeguata protezione giuridica, prima e dopo la nascita. Gli articoli della Convenzione possono essere raggruppati in quattro categorie in base ai principi guida: principio di non discriminazione (all’art. 2); superiore interesse del bambino (art. 3); diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo (art. 6); ascolto delle opinioni del bambino (art. 12). Inoltre, la Convenzione afferma che ogni bambino, sin dalla nascita, deve avere diritto a un nome e a una nazionalità e beneficiare della sicurezza sociale, in modo da crescere e svilupparsi in modo sano. Viene sancito il diritto fondamentale all’educazione, che almeno a livello elementare dovrebbe essere gratuita ed obbligatoria, ma anche all’amore e alla comprensione. Viene sottolineata, poi, la necessità di prendere in considerazione sempre l’opinione e il punto di vista dei bambini quando si prendono decisioni che li riguardano.
Tanto è stato fatto, ma tanto c’è ancora da fare e tutti noi, adulti, Istituzioni e Associazioni dobbiamo adoperarci affinché tutti i bambini del mondo possano avere gli stessi diritti.
“Non esistono grandi scoperte né reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice”.