Le grotte di scorrimento lavico dell'Etna risorsa da valorizzare


 
 

CATANIA – Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha ricevuto a Palazzo degli Elefanti i rappresentanti del Club per l’Unesco di Catania. Il gruppo era composto dalla presidente Ofelia Guadagnino, dal vicepresidente Giuseppe Furnari, dai soci Antonia Marina Carla Criscenti e Luigi Savarino, quest’ultimo delegato per l’ambiente. C’era anche il presidente dell’associazione Stelle e Ambiente di Catania Giuseppe Sperlinga. Presenti la consigliera comunale Maria Ausilia Mastrandrea e Paolo Patané, componente dello Staff del Sindaco e Direttore Esecutivo del Coordinamento dei Comuni UNESCO Sicilia.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati diversi temi tra i quali, in maniera particolare, quello sulle grotte di scorrimento lavico individuate quali potenziali siti da tutelare, valorizzare e fruire.
In particolare si tratta: della Grotta Petralia di via Filippo Liardo, nel quartiere Canalicchio, si apre in lave preistoriche; delle Grotte Nuovalucello I e Nuovalucello II di via Vittorio Emanuele da Bormida, Canalicchio, entrambe le cavità si aprono nel cortile del Seminario Arcivescovile di Catania in lave preistoriche; della Grotta di via Cecchi (nome provvisorio, ma quando sarà riaperta, la cavità si dovrà denominare Grotta Rapisarda, col nome del proprietario, come vuole la norma in campo speleologico) che si apre nella omonima strada del quartiere di Canalicchio, ma il cui ingresso è murato, si apre in lave preistoriche; della Grotta della Chiesa di via Calvario a San Giovanni Galermo – Catania, in lave preistoriche; della Grotta Marrano di via Barriera n° 10 a San Giovanni Galermo, in lave preistoriche. Il Club ha anche proposto l’individuazione di un percorso naturalistico tra le sciare incolte di Nesima Superiore (lave dell’eruzione del 1669 di cui tra due anni ricorre il 350° anniversario).

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