Housing sociale: progetto ARCA, un cambio di prospettiva culturale

Housing sociale: progetto ARCA, un cambio di prospettiva culturale

di Katya Maugeri

Emergenza abitativa e fragilità emotiva. Un connubio di fattori che lentamente sgretolano la dignità di coloro che si ritrovano a fare i conti con una realtà complicata e ai margini della solitudine.

Ci sono dei progetti, per fortuna, che alleviano questi disagi. L’housing sociale, per esempio, cerca di rispondere all’emergenza abitativa. Sta per “Edilizia sociale”, o più precisamente sottintende “edilizia residenziale sociale” ed ha come obiettivi percorsi di formazione all’autonomia e accesso ad alloggi di qualità e alta efficienza energetica. Garantendo sia il benessere abitativo che l’integrazione sociale.

Il progetto ARCA, promosso dalla Fondazione con Il Sud e realizzato dal Centro di Solidarietà il Delfino nella provincia di Cosenza, è un prezioso esempio di quanto sia necessario intervenire sul territorio.

 Ma cosa rappresenta l’housing sociale in questa società che tende ancora ad emarginare i più fragili?

«Questo progetto di Housing Sociale rappresenta una concreta scelta di politica sociale che tende a promuovere servizi in grado di contribuire a liberare le persone da condizioni di povertà sociale ed economica». Spiega Renato Caforio, presidente del Centro di Solidarietà il Delfino.

«Non un mero assistenzialismo economico sotto forma di sussidi, ma una presa in carico delle persone e lo sviluppo di un progetto sociale condiviso per superare condizioni di marginalità sociale, di povertà economica, di esclusione dal mercato del lavoro».

Il progetto ARCA (Azioni di Recupero Comunitario del Disagio Abitativo) vuole contribuire a ridurre quelle forme di diseguaglianza sociale che costringono alcune persone a vivere in condizioni di povertà abitativa, economica, sociale e culturale.

Per finalizzare in azioni concrete questa prospettiva di contrasto alla diseguaglianza, il progetto ha inteso intrecciare una fitta rete di rapporti e collaborazioni con diversi e differenti altri soggetti istituzionali, del privato sociale, della chiesa e del settore economico, che partecipano alle finalità del progetto e alla sua concreta realizzazione.

Ad oggi hanno aderito e collaborano il progetto diversi comuni, la Caritas diocesana, il centro servizi al volontariato, il centro per l’impiego, una banca del credito cooperativo, aziende, agenzia del lavoro e formazione professionale, istituto della scuola primaria.

ARCA rappresenta un rifugio sicuro per i nuclei familiari destinatari diretti, che si sono trovati in una condizione di fragilità e anche in piena pandemia ha dimostrato di agire sul territorio in maniera efficiente.

È un progetto rivolto esclusivamente a nuclei familiari. Si caratterizza sin dalle prime fasi di accoglienza e di presa in carico del nucleo familiari per la compartecipazione nel progetto sociale familiare dello stesso nucleo e dell’èquipe dei professionisti che (responsabile del progetto, assistente sociale e psicologo) si occupano della realizzazione di tutte le diverse fasi previste dal progetto:

  1. Presa in carico del nucleo familiare e sistemazione abitativa nei quattro alloggi del progetto, dove si potrà permanere da 6 mesi a un massimo di 12 mesi;
  2. Elaborazione di un progetto sociale del nucleo familiare il cui obiettivo principale e l’autonomia abitativa e l’integrazione sociale ed economica;
  3. Fruizione di tutte le attività di socializzazione e di relazione per tutti i componenti del nucleo familiare;
  4. Avvio della fase dell’Orientamento lavorativo con la collaborazione di un’agenzia del lavoro e del centro per l’impiego finalizzato a fare un bilancio delle competenze delle persone maggiorenni presenti nella famiglia;
  5. Avvio dei tirocini formativi (retribuiti) nelle aziende individuate;
  6. Accompagnamento alla fase dell’orientamento sociale in previsione della fuoriuscita dal progetto di housing mediante il sostegno nella fase dell’esercizio dei diritti connessi alla cittadinanza;
  7. Sostegno nella fase della ricerca di un’abitazione stabile con un contratto a prezzi calmierati.

    I nuclei familiari accolti attraverso il progetto ARCA usufruiscono di tutti i servizi erogati a titolo assolutamente gratuito. 

L’housing sociale è un processo verso l’autonomia socio-economica, con il sostegno di operatori qualificati che li accompagneranno fino al termine del loro percorso.

«Una caratteristica di questo progetto – continua Caforio – è quella di essere rivolto a famiglie italiane e straniere regolarmente residenti nel nostro Paese. In realtà ARCA è un progetto di co-housing, nel senso che alcuni servizi sono comuni a tutte le famiglie accolte: la cucina e la sala mensa ad esempio.

sala da pranzo

Nell’esperienza sin qui condotta con i tre nuclei familiari attualmente ospitati (due famiglie straniere e una italiana), si è creata un’integrazione e forme di reciproca collaborazione e sostegno. Ad esempio nel prendersi cura di una bambina di tre anni che quando la madre è fuori per lavoro, viene accudita da le altre due famiglie.

L’esperienza, lo ribadiamo nella finalità del progetto, deve servire a darsi una prospettiva di superamento di una condizione di fragilità e povertà economico-abitativa, pertanto lavoriamo con queste persone affinché attivino tutte le loro risorse personali per raggiungere l’obiettivo di rendersi autonomi.

Tocchiamo con mano che è possibile emanciparsi da condizione di povertà facendo leva sul sostegno di un sistema di servizi sociali in cui l’housing sociale è un momento di un percorso in cui la persona/le persone possono superare condizioni di difficoltà se poste nelle condizioni di attivare le loro risorse e contando su un diversificato e capillare sistema di servizi sociali.

Anche nel Mezzogiorno d’Italia, dove spesso i servizi sociali hanno coinciso con pratiche di esclusivo assistenzialismo che hanno continuato a tenere le persone in condizioni di povertà, è possibile attivare una “rivoluzione gentile” che faccia leva sul sistema dei servizi e sull’interazione tra i diversi attori in campo. Ma soprattutto sul protagonismo e sulla voglia delle persone di emanciparsi da condizioni di marginalità sociale ed economica».

L’housing sociale rappresenta una sollecitazione a un cambio di prospettiva culturale, prima ancora che sociale ed economica.

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