Il Catania evita la puntura delle "vespe" ma deve tornare a vincere

 

 

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA – Quattro punti in altrettante partite: è più una media salvezza che una marcia trionfale verso la Serie B. Il Catania deve rimettersi in carreggiata, dopo una partenza sprint è finito in corsia d’emergenza. Ecco perché il pareggio a Castellammare di Stabia viene accolto come il risultato di una prestazione eroica. In effetti, affrontare la squadra più in forma del momento, imbattuta e virtualmente prima in classifica non era certo facile, soprattutto dopo essere usciti con le ossa rotte, sul piano del gioco e del risultato, dal confronto interno con il Catanzaro. Andrea Sottil dopo tante variazioni sul tema, alcune decisamente stonate, è tornato all’antico, o meglio al passato recente: il 4-2-3-1 tanto provato in precampionato e poi applicato nella prima fase di Coppa Italia e campionato con risultati positivi. Qualche soluzione forzata, Scaglia e Ciancio esterni di difesa, altre per convinzione, Barisic e Vassallo, buona la sua prestazione, il ragazzo cresce bene, esterni di centrocampo con il solo Marotta terminale offensivo, hanno dato equilibrio e concretezza alla squadra. Gli etnei hanno sudato freddo in un paio di occasioni, due legni dei locali su calci piazzati, ma hanno avuto anche le loro opportunità per andare in rete, ma senza fortuna. Insomma, lo 0-0 alla fine è il risultato che restituisce autostima ai rossazzurri. Ieri, intanto, giornata di riposo, appuntamento a Torre del grifo alle 15. Due atleti sotto osservazione: Calapai, uscito per infortunio contro il Catanzaro, e Llama, convocato ma non utilizzato contro la Juve Stabia. Gli esami diagnostici hanno dato responso positivo, ma l’argentino, uno dei protagonisti delle stagioni in serie A, ma fino ad ora poco incisivo, deve recuperare una condizione atletica adeguata. Sottil potrà lavorare con calma, qualche ulteriore rinvio, come la trasferta a Matera, ha portato un’altra settimana standard, senza l’interruzione del turno forzato infrasettimanale. Sabato sera, al Massimino, verrà la Reggina, un avversario storico per i rossazzurri. Il Catania deve tornare alla vittoria per non perdere contatto con le prime e legittimare il ruolo di candidata alla promozione, dopo aver perso quello di “ammazza campionato” che le era stato affidato, forse troppo frettolosamente.

Dal Giornale di Sicilia

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