Il giro delle consultazioni in 63 giorni

Alfio Franco Vinci
Lunedì saranno trascorsi 63 giorni dalla proclamazione dei risultati elettorali; un tempo in fondo breve se non fosse che lo si è lasciato trascorrere con tatticismi da prima repubblica, che fanno diventare il tempo trascorso in realtà TEMPO PERSO.
I risultati elettorali ci consegnano un dato incontrovertibile: una coalizione, istituto previsto dalla vigente legge elettorale, ha riportato la maggioranza relativa dei consensi. Il 38%degli italiani ha consegnato il mandato di rappresentanza al centrodestra.
Perché non gli si consente di andare in Parlamento, presentare un cronoprogramma attuativo del programma elettorale sulla base del quale ha raccolto i voti della maggioranza relativa degli elettori, e procedere così a verificare se i deputati,rappresentanti del Popolo italiano, liberi da vincoli di mandato, vogliono raddrizzare la schiena e fare, finalmente, gli interessi della Nazione in esecuzione dell’incarico fiduciario che gli è stato affidato, o invece pensare solo a non imbarcarsi in una nuova campagna elettorale?
Perché il Colle si ostina a fare il fast food per asporto, da cui far uscire una pietanza “cotta e mangiata” commissionata non si capisce da chi. Consumeremo altri giorni, e chissà quanti altri.
Torna alla memoria “usque tandem Catilina abutere patientia nostra”?
Se non avessi consultato il meteo  e non avessi visto che il tempo  volge al peggio, verrebbe da dire: ”u tempu c’è e la giornata è buona”

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