Il grottesco Funerale d'inverno

Il grottesco Funerale d'inverno

CATANIA – Un po’ teatro dell’assurdo, con sfumature grottesche, battute giocate sull’effetto dell’attimo giusto, una variopinta e trasformista compagnia di giullari che strappa risate, a volte anche amare. “Funerale d’inverno” è un altro successo del Teatro Brancati, che meriterebbe di essere riproposto con più lunga programmazione o di essere portato in altri palcoscenici, non solo siciliani.

Il testo è ricco di paradossi, dalla prima all’ultima scena è un susseguirsi di azioni grottesche, sorprendenti, esilaranti.  L’autore è israeliano Hanoch Levin, la regia di Armando Pugliese che ne ha diretto il  debutto in prima nazionale al Teatro Brancati di Catania.  Una produzione inedita del Teatro della Città di un testo mai proposto prima in Italia e che vede in scena l’ottimo Angelo Tosto, Elisabetta Alma, Cosimo Coltraro, Margherita Mignemi, Emanuele Puglia, Giovanni Rizzuti, Olivia Spigarelli, Vincenzo Volo, Agostino Zumbo, Aurora Cimino, Dario Magnano San Lio, Claudio Zappalà. Le scene sono di Andrea Taddei, i costumi di Dora Argento, le luci di Gaetano La Mela e l’aiuto regia di Norma Martelli. “Per quel che mi riguarda nell’incontro con questo modernissimo autore ho provato grande ammirazione, il desiderio di mettere in scena una scrittura con un così forte potenziale di teatralità e di comicità, e una totale identificazione con il suo approccio alla vita e alla morte così dissacratorio”, commenta il regista. L’autore segue la strada tracciata da Jarry, Ionesco, Beckett, Pinter e si spinge anche più in là. E il linguaggio, funzionale a quel tipo di gioco teatrale, anche qui è fatto di ripetizioni ossessive, di esplosioni verbali, si nutre di forme retoriche paradossali e si cimenta perfino in una iperbolica parodia del sillogismo. Ma nella satira feroce che Levin applica alle liturgie della famiglia tradizionale, ebraica ma non solo – come il rito stereotipato del matrimonio, come il rito stereotipato del funerale, il rito del mangiare, il rito della salute – si possono leggere in controluce anche altri significati, frutto di una visione nichilista del percorso umano”. Una grande commedia di sicuro mordente che certamente sorprenderà il pubblico per la sua estrema originalità.

Teatro Brancati: repliche: ,Sabato 18 Febbraio ore 17:30, Domenica 19 Febbraio ore 17:30, Giovedì 23 Febbraio ore 21, Venerdì 24 Febbraio ore 17:30, Sabato 25 Febbraio ore 21, Domenica 26 Febbraio ore 17:30.

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