Il libro dell'Alleanza Dio-uomo


 
 
 

RIPOSTO – “Il libro dell’alleanza” è il titolo dell’ultima fatica letteraria di Pietro Guarnotta. L’autore, professore, poeta, saggista e studioso del sacro, propone una lettura della Bibbia e del catechismo della Chiesa cattolica che mette in risalto l’alleanza stretta da Dio con l’uomo. Una sezione del volume è dedicata ai “Piccoli canti dell’alleanza”: componimenti in versi con disegni realizzati tracciando, per ciascuno di essi, un’unica linea ininterrotta che si ricongiunge col suo stesso punto di origine, senza mai toccarsi con se stessa o creare incroci e spigolosità. Una tecnica assolutamente nuova della quale l’autore offre una motivazione nell’ultima poesia. L’opera è stata presentata ufficialmente domenica sera nella basilica di San Pietro di Riposto dal prefatore don Lucio Cannavò, alla presenza dell’arciprete parroco, don Agostino Russo e dello stesso autore. “ Dal 1985 ad oggi, ho pubblicato oltre una decina di volumi di poesia, narrativa, saggistica, giornalismo, teatro, toccando gli aspetti più vari della vita sociale e della singola persona, prestando sempre una costante attenzione alle prospettive etiche e spirituali dell’esistenza, permeate da un evidente senso del divino, in linea con la fede cattolica che da sempre pratico. -ha spiegato Guarnotta – A partire dal 2005 ho iniziato, da autodidatta, studi biblici e catechetici. Nel 2012 ho deciso di dedicare almeno cinque anni di attività artistico-letteraria alla testimonianza religiosa (che – nella mia semplice esistenza quotidiana – ha coperto e spero coprirà l’intero arco della mia vita). Da questa decisione sono nati questi ultimi tre libri. Dopo il romanzo-saggio La Fantasia e il Fantastico e il volume di esegesi, meditazione e preghiere Il Vangelo secondo lo Spirito Santo (editi contemporaneamente nel mese di novembre del 2014), a conclusione di uno studio meditato della Bibbia (tre letture integrali del testo e di autorevoli saggi a commento, affiancate dalla elaborazione di approfondimenti personali, condotti in otto anni di studio e preghiera), ho intrapreso la stesura de Il Libro dell’Alleanza, col quale mi propongo di offrire al lettore una chiave ermeneutica semplice e diretta per interpretare correttamente (e coerentemente al magistero della Chiesa) quei brani della Bibbia che meglio evidenziano i fondamenti dell’Alleanza tra l’uomo e Dio; ciò per rispondere alle domande che facilmente affiorano nel cuore di tutti ma che pochi riescono a porre apertamente”. Dopo le due parti dedicate rispettivamente all’Antico e al Nuovo Testamento, l’autore ha riservato una porzione del volume al Catechismo della Chiesa Cattolica, inteso come la «magna carta» dell’eterna Alleanza con Dio, come il “documento esecutivo” redatto dall’uomo del patto che Dio ha stretto con Lui. In fondo al volume Il Libro dell’Alleanza hanno trovato collocazione diciassette componimenti poetici, i Piccoli canti dell’Alleanza: quindici di essi ripercorrono i vari momenti dell’Alleanza trattati nel volume, uno funge da introduzione e uno da conclusione. Spiega Guarnotta: “Nel mio intento, doveva trattarsi di ‘forme’ in versi liberi, per ‘contenuti’ che stessero a mezza via tra la meditazione personale e la preghiera, che si muovessero con ‘andamento quasi salmodiale’… ma chiedevo troppo alle mie capacità: non ci sono riuscito… il risultato finale, però, rifletteva i miei pensieri, dunque l’ho pubblicato così come era uscito dal cuore”. Questi i titoli di tutti i “Piccoli canti dell’Alleanza” (nell’ordine in cui appaiono nel volume): Le labbra del cuore, Creature, Il peccato, L’arca, Babele, Discendenza d’Abramo, Roveti ardenti, Col Sinai nel cuore, Profumo soave per il Signore, Giuditta, Salmo di lode per l’Alleanza, La terra promessa, Profeta, Fratello incarnato, Il Gesto e la Parola, Pastore ed Agnello, Il Volto di Gesù. Non ancora pienamente soddisfatto di un’opera che sembrava non voler finire, l’autore ha sentito l’ispirazione di associare a ciascuno dei diciassette Piccoli Canti dell’Alleanza un disegno realizzato con una tecnica nuova ed assolutamente originale, da lui stesso creata ed adottata per quest’occasione: da questi disegni nascerà poi la Collezione “Piccoli Canti”, subito integrata dal Trittico dell’Alleanza. La fusione di queste due serie porterà al progetto di una grande installazione: la Croce dell’Alleanza. Nel “disegno a filo chiuso”, come ha voluto chiamare questa tecnica, l’immagine è costituita da un’unica linea curva monocromatica, disegnata a mano libera su carta; il tracciato, detto appunto “filo”, rispetta tre regole: 1) non forma spigolosità nette; 2) non si interseca e non entra in contatto con se stesso; 3) si completa richiudendosi su se stesso, in modo da strutturare un circuito unitario che non permette l’individuazione di estremità. Esso è la deformazione di un cerchio. Come ha spiegato Don Cannavò: “La linea appare segnata in modo impreciso e ‘tremante’ a prova dell’umano, reverenziale timore con cui l’artista si accosta al
 nobile, eccellente oggetto. La tecnica di realizzazione dell’effigie richiama l’idea del labirinto, che vuol essere sia metafora della complessa ricerca di Dio da parte dell’uomo sia simbolo della tortuosa complicatezza dell’animo e della mente degli umani (non a caso le sinuosità delle curve somigliano a circonvoluzioni cerebrali). Tuttavia, a ben guardare, non si tratta di un labirinto da risolvere, ma di un enigma già decifrato; meglio ancora: è la soluzione di un ipotetico labirinto. Rimosse le sue pareti, è rimasto l’itinerario di chi lo ha risolto: un percorso che rivela l’inesistenza di un punto di partenza o di un punto di arrivo, ma si dimostra infinito”.
Mario Pafumi

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