"Il melomane", romanzo di Franco Pappalardo La Rosa

"Il melomane",  romanzo di Franco Pappalardo La Rosa

GIARRE – Franco Pappalardo La Rosa, siciliano di nascita e torinese d’adozione, appartiene a quel gruppo di scrittori che con grande intelligenza e sensibilità fanno del proprio mondo interiore un universo carico di umori poetici e di ricchezza psicologica. Questo suo ultimo romanzo, che sta ricevendo convinti riconoscimenti negli ambienti letterari, può collocarsi nell’ambito della letteratura della memoria, narrando la storia di Angelo, il protagonista. Un uomo “senza qualità”: un quarantenne d’origine calabrese che tante ne ha viste nella sua ormai non breve esistenza. Ha avuto la fortuna di studiare, di laurearsi, di lavorare come editor presso una casa editrice di Torino. La sua è, comunque, un’esistenza grigia, illuminata solo dalla passione per il melodramma, che coltiva fin da bambino. Un pomeriggio – ha appena intonato una romanza mentre si rade nel bagno -, l’uomo sente suonare alla porta. Immagina che sia il vicino venuto a protestare per il disturbo, ma si trova di fronte una ragazza, Gloriana, che fa di tutto per entrargli in casa. Chi è quella ragazza, che gli chiede di darle lezioni di semantica dei libretti d’opera per aiutarla a preparare la tesi di laurea in Storia dello spettacolo? Angelo accetta l’incarico, ma l’atteggiarsi (involontariamente?) erotico di lei, riaccende nell’uomo desideri e speranze che da tempo aveva accantonato nel buio della sua solitudine.

Quando Gloriana se ne rende conto, sparisce, e Angelo la cerca dappertutto. I due si ritroveranno nell’inatteso finale, proprio nel momento in cui i sogni del melomane sembrano realizzarsi. Attraverso una prosa lirica, ricca di grande musicalità e capace di evocare atmosfere e sentimenti che coinvolgono il lettore in prima persona, Franco Pappalardo La Rosa colloca la sua storia nei quartieri operai della Torino degli anni Settanta, nel bel mezzo delle tensioni sociali. Lo scrittore, facendo uso di un linguaggio caratterizzato da un’originale scansione ritmica, sa scavare nella psicologia dei personaggi, lasciando emergere le connotazioni più intime; riesce ad adombrare i sentimenti senza mai involgarirli; è estremamente abile nel tracciare le linee dell’ambiente in cui la vicenda si svolge, tanto che riesce a conferire sapore e spessore ad una vicenda giocata su una trama sottilissima che s’incastona perfettamente nel “rapporto aureo” richiamato nel pregevole volume. Franco Pappalardo La Rosa (Giarre, 15 settembre 1941) è un critico letterario, scrittore e giornalista italiano. Si è laureato a Torino, dove vive dal 1963. Ha collaborato alle pagine culturali dei quotidiani Giornale del Sud, L’Umanità e Gazzetta del Popolo, nonché al Dizionario della Letteratura Italiana (Milano, Tea, 1989), al Grande Dizionario Enciclopedico–Appendice 1991 (Torino, Utet, 1991) e al Dizionario dei capolavori (Milano, Garzanti, 1994). Attualmente collabora a numerose riviste letterarie, fra le quali Hebenon, Chelsea (New York) e L’Indice. Ha curato e introdotto la pubblicazione di alcune opere di autori italiani come Giorgio Barberi Squarotti, Emanuele Occelli, Francesco Granatiero, Giuseppe Giovanni Battaglia, Stefano Jacomuzzi e Angelo Jacomuzzi. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali di studi su figure e aspetti della poesia e della narrativa contemporanea. In merito alla sua attività creativa, Giovanni Tesio ha scritto (in Posfazione a “Rondò. Tre racconti”, Milano, Mimesis, 2012, p. 155): “Poeta, saggista, narratore intelligente e discreto, Pappalardo è uomo di letture e di ascolti, e la sua scommessa direi sia proprio la più antica, la più propria della poesia: vale a dire di trascrivere un ascolto, di concertare (e arrangiare) un intreccio di voci che fluttuano volatili e chiedono di incanalarsi nei solo apparentemente meno volatili segni della scrittura”. Ha diretto per le Edizioni dell’Orso “I Colibrì”, collana di testi fra giornalismo e letteratura, ed è socio fondatore e componente il Consiglio Direttivo dell’Associazione Internazionale “Amici di Cesare Pavese”. Il suo sito web personale è di fatto un blog.

Mario Pafumi

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