Il Parlamento europeo approva la riforma per la tutela del diritto d’autore online

STRASBURGO – Il Parlamento europeo ha approvato la proposta di riforma del Copyright.  438 voti a favore, 226 contro e 39 astensioni, è stato anche adottato a maggioranza il mandato per cominciare i negoziati con Consiglio e Commissione Ue, necessari per arrivare alla definizione del testo legislativo finale. “È un buon segnale per l’industria creativa e culturale europea”, ha dichiarato il relatore del provvedimento, il popolare tedesco Axel Voss, ringraziando i colleghi per “il risultato ottenuto insieme”.

“La direttiva sul diritto d’autore è una vittoria per tutti i cittadini. Oggi il Parlamento europeo ha scelto di difendere la cultura e la creatività europea e italiana, mettendo fine al far-west digitale“. Lo ha scritto il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani dopo il via libera alla riforma giunto dall’assemblea di Strasburgo.

Il via libera alla riforma del copyright da parte dell’Europarlamento è “un segnale forte e positivo”, in quanto “ora possono incominciare le discussioni tra i colegislatori” per arrivare al testo finale della direttiva, dichiara il vicepresidente della Commissione Ue al mercato digitale Andrus Ansip e la commissaria al digitale Mariya Gabriel dopo il voto a Strasburgo, assicurando di essere “pronti a iniziare a lavorare con Parlamento e Consiglio in modo che la direttiva sia approvata il prima possibile, idealmente entro la fine del 2018”. L’obiettivo è che il testo finale sia “equilibrato e positivo” e che consenta “una vera modernizzazione della legislazione sul copyright di cui l’Europa ha bisogno” con “benefici tangibili per cittadini, ricercatori, educatori, scrittori, artisti stampa e musei” garantendo al contempo la libertà di espressione e lo sviluppo delle piattaforme.

Si tratta di “una pagina nera per la democrazia e la libertà dei cittadini. Con la scusa della riforma del copyright, il Parlamento europeo ha di fatto legalizzato la censura preventiva. Il testo approvato oggi dall’aula di Strasburgo contiene l’odiosa link tax e filtri ai contenuti pubblicati dagli utenti. È vergognoso! Ha vinto il partito del bavaglio”, afferma invece l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Isabella Adinolfi. “Purtroppo sono stati respinti tutti gli emendamenti di stralcio che il Movimento 5 Stelle aveva presentato. In particolare, l’articolo 11 che prevede l’introduzione della cosiddetta #linktax, e il 13 che mira a introdurre una responsabilità assoluta per le piattaforme, nonché un meccanismo di filtraggio dei contenuti caricati dagli utenti”, conclude Adinolfi.

L’europarlamentare Pd Silvia Costa ha così commentato: “Ha vinto l’Europa della cultura e della creatività contro l’oligopolio dei giganti del web”, dichiarandosi “molto soddisfatta”. Con la nuova direttiva, infatti, “vince la libertà nella responsabilità contro la massiccia campagna di intimidazione nei nostri confronti fatta dai giganti del web”. La nuova direttiva “tende a trovare un equilibrio tra la tutela della diversità culturale e informativa, la costituzione europea e la sostenibilità economica delle imprese che investono nella produzione dei contenuti”. E, continua Costa, “un’informazione di qualità richiede investimenti sulle risorse umane”, per cui “il lavoro intellettuale e creativo va riconosciuto e la direttiva sul copyright tutela proprio questo diritto”. “La materia prima dell’Europa – conclude l’europarlamentare Pd – è la conoscenza e va difesa. Per questo oggi abbiamo raggiunto un grande traguardo a difesa della libertà e della democrazia”.

“L’ok del Parlamento europeo alla direttiva sui diritti d’autore nel mercato unico digitale è un’ottima notizia. Su questo tema l’Europa è dalla parte del talento, della creatività, della cultura. Finalmente verrà regolamentato un settore fondamentale per l’economia comunitaria”, scrive su twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera.

“È un grande giorno per la stampa indipendente e per la democrazia” e, con il voto odierno, “gli eurodeputati hanno dimostrato il valore della stampa indipendente” esprimendosi a favore di “un diritto degli editori che aiuterà ad assicurare la sostenibilità del settore della stampa europea”, hanno dichiarato in una nota le associazioni degli editori europee Enpa, Emma, Epc e Nme dopo l’ok alla riforma del copyright da parte dell’Europarlamento, la quale “non riguarda solo la modernizzazione del diritto d’autore ma la funzione fondamentale delle nostre democrazie”. Le nuove regole, affermano gli editori europei, “aiuteranno a garantire i nostri media indipendenti per la prossima generazione”, la condivisione dei diritti per i giornalisti, una modernizzazione delle regole che non soffoca l’innovazione e che promuove l’equità nell’ecosistema digitale. Allo stesso tempo la riforma del copyright consentirà ai lettori di continuare a condividere link, creare meme e utilizzare Wikipedia, sostenendo le vere notizie e non le fake news.

Il presidente e amministratore delegato di Rcs, Urbano Cairo, è convinto che la legge sul diritto d’autore, in queste ore discussa al Parlamento Europeo, secondo sia ”una battaglia giusta” e ”tutelerebbe un’industria come quella dei media che garantisce la libertà di informazione”. ”Come Rcs e Cairo Communication – spiega Cairo, a margine della presentazione del Festival dello Sport – abbiamo dato una mano importante al fatto che questa campagna vada in porto, che aziende come le nostre e tante altre in Italia e all’estero, che hanno fior di giornalisti e dipendenti molto importanti, non vengano saccheggiati da Ott, social e quant’altro che beneficiano di questi contenuti senza pagare diritti di copyright che sarebbero sacrosanti. È una battaglia giusta a tutela di un’industria come quella dei media in Italia e nel mondo, che ha un numero di occupati molto importante, che garantisce la libertà di informazione e che non può essere messa a repentaglio dal fatto che qualcuno utilizzi i contributi senza pagarli”.

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