Tra una decina di anni le fonti rinnovabili di energia diventeranno più convenienti di quelle fossili.
Questa l’opinione di un gran numero di esperti in materia di energia da tutto il mondo, sentiti in un rapporto del REN21 (Network per una politica delle energie rinnovabili per il 21/o secolo), organismo del programma ambiente dell’Onu (UNEP). REN21 ha sentito 114 esperti in 12 dibattiti sul futuro delle rinnovabili. Quasi il 70% di questi ritiene che il costo dell’energia pulita continuerà a scendere, superando in convenienza tutte le fonti fossili nel giro di una decina di anni.
Eolico e fotovoltaico nei paesi industrializzati dell’Ocse sono già adesso competitivi. Paesi come la Cina e la Danimarca dimostrano che il Pil può crescere senza un aumento del consumo di energia. Oltre il 70% degli esperti ritiene che l’obiettivo di una transizione globale al 100% di rinnovabili sia “fattibile e realistico”. Gli stessi esperti però sono scettici che in alcune regioni – quali l’Africa, gli Stati Uniti e il Giappone – si possa arrivare a questo obiettivo entro il 2050, a causa delle pressioni dell’industria energetica tradizionale.