Il rosso delle donne: l'urlo d'amore che non si arrende

Il rosso delle donne: l'urlo d'amore che non si arrende

NICOLOSI – Era il 31 agosto del 2015, un lunedì, quando Giordana Di Stefano scriveva sui social: “Bisogna fare attenzione alle parole che si dicono… Le parole sono armi senza scampo,affilate e pericolose… Ti si appigliano addosso e non te ne liberi più… Ci sono schiaffi che si perdonano e parole che non lasciano scampo….!!!! Alcune parole non si perdonano”.

Denunciare subito è l’unica strada per salvarsi. Un evento per informare, sensibilizzare le coscienze in un periodo che sembra non avere tregua: la violenza sulle donne è un bollettino di guerra. Ogni giorno. Il rosso delle donne ha concluso la sua quarta edizione alla villa di Nicolosi, tra solidarietà e abbracci. “È stata una serata ricca di commozione arricchita da momenti di informazione grazie al prezioso contributo dell’associazione Piccolo principe – spiega Vera Squatrito – con la testimonianza del bullo e del bullizzato. Un messaggio di speranza perché i giovani possono essere salvati dalla violenza. Dobbiamo crederci e andare avanti a testa alta, nonostante il dolore”.

Erano presenti l’associazione Cuore di donna, il Centro antiviolenza Orchidea che operano sul territorio a Mascalucia, la presidente Ketty Reitano e Roberta Di Natale assistente sociale del comune di Santa Venerina che gestisce lo sportello dedicato a Giordana. Non sono mancati i momenti di musica e spettacolo con il tenore Giovanni Abbadessa l’attrice e Flavia Angioni, i Cut lish e Shen Project e Armando Xibilia tra arte, musica e danza hanno dato colore alla serata.
“Sono soddisfatta del risultato – continua la Squatrito – tanta gente coinvolta emotivamente ha voluto dimostrare concretamente di credere, come me, al cambiamento unendosi al mio grido d’amore. L’associazione Io sono Giordana continuerà con i progetti scolastici” fianco a fianco” insieme a Giovanna Zizzo con la realizzazione delle panchine rosse, inoltre con progetti regionali e nazionale rivolti alle donne vittime di violenza “continueremo la nostra battaglia, per gli orfani vittime di femminicidio che sono invisibili al mondo intero”.

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