Il tatuaggio apologetico e la Legge Fiano


 
 
Carlo Barbieri

Un tizio che si è fatto tatuare un fascio su un braccio quando era minorenne, adesso che è quarantenne e si è dato una calmata si trova nei guai perché tutte le volte che si scopre quel braccio fa, con la nuova legge, apologia di fascismo.
Il poveretto non sa cosa fare.
– Autodenunciarsi ai carabinieri chiedendo la non punibilità per avere commesso il reato quando era minorenne?
– Coprirsi il braccio con una calzamaglia, anche al mare?
Ha pensato pure di tatuarsi accanto al fascio l’ʍ di “abbasso”, ma teme di essere preso a botte da qualche nostalgico.
Adesso vorrebbe chiarito da un esperto se un tatuaggio eseguito tanti anni fa non è punibile perché il fatto è stato commesso prima dell’entrata in vigore della legge, o se l’esibirlo oggi, anche senza alcuna intenzione apologetica, è reato.
Nel primo caso vorrebbe sapere se è possibile ottenere un certificato da mostrare alle forze dell’ordine, qualora dovessero fermarlo. Se invece il vecchio tatuaggio lo mette comunque contro la legge, vorrebbe sapere se è possibile cancellarlo rivolgendosi alla ASL di competenza.

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