Imprenditori e sindacati a Pogliese: "Risolleviamo Catana dal degrado"

Imprenditori e sindacati a Pogliese: "Risolleviamo Catana dal degrado"

CATANIA – “Occorre riavviare un confronto sui temi dello sviluppo e della rigenerazione della città. Il reintegro del sindaco Salvo Pogliese alla carica di primo cittadino deve essere l’occasione per rilanciare con determinazione un dialogo costruttivo sulle emergenze da affrontare e sulle priorità per ripartire”.  E’ quanto afferma il presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco che prosegue: “In questi mesi,  l’assenza di una guida politica al vertice amministrazione comunale ha contribuito a generare disorientamento e incertezza. Non è mai mancata però la disponibilità al dialogo da parte del vicesindaco Roberto Bonaccorsi che ha adempiuto al suo ruolo con correttezza e senso di responsabilità. In un momento di crisi così complesso, è nostro dovere accelerare i tempi di un dibattito sulle strategie da mettere in campo per rispondere al grido di allarme che proviene da tutto il sistema economico e sociale. La pandemia ha già messo in ginocchio interi comparti economici, il turismo in primis,  che stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi. Mentre e’ forte la preoccupazione per l’espandersi di un pesante effetto domino su tutto il mondo produttivo”. “Mai come oggi – aggiunge Biriaco – occorre grande spirito di collaborazione. Sbloccare i progetti del Patto per Catania, contrastare l’eterna emergenza che vive la nostra zona industriale,  rimangono obiettivi prioritari per ridare fiato all’economia. Ma per favorire la ripresa serve un’opera di rigenerazione complessiva che sollevi Catania dagli ultimi gradini della classifica sulla qualità della vita, che faccia rinascere la città dal degrado urbano in cui sprofonda. Su questi e altri temi prioritari per lo sviluppo, Confindustria Catania, come sempre, e’ pronta a dare subito il proprio contributo costruttivo di idee e soluzioni”. 

Alla luce dell’avvenuto reintegro del sindaco Salvo Pogliese nelle sue piene funzioni, Cgil Cisl e Uil di Catania sottolineano la necessità che la città torni a dialogare con il primo cittadino. In questi mesi infatti, in assenza di una figura istituzionale alla guida della città, il confronto tra sindacati e il Municipio si è ridotto a sporadici incontri con gli assessori; incontri non sempre efficaci. A nostro parere, infatti, in questi mesi è mancato anche un coordinamento tra i diversi settori.  L’allontanamento del Comune dal mondo del lavoro e dei diritti si è purtroppo verificato in un momento storico in cui Catania paga un prezzo economicamente e socialmente alto, aggravato anche dal primo lockdown e dalla seconda ondata di pandemia ancora in corso. Per questo i segretari generali Giacomo Rota, Maurizio Attanasio ed Enza Meli, chiedono un incontro urgente al sindaco Pogliese, non solo sui temi complessivi ma anche sulle strategie di rilevante importanza, quali ad esempio il Recovery Fund o il Patto per Catania. È dunque necessario un nuovo “tavolo” di lavoro partecipato da tutte le forze sociali come è già avvenuto in occasione della proclamazione del dissesto con il preciso obiettivo di passare dalle parole ai fatti Già nei giorni scorsi avevamo segnalato al vicesindaco Bonaccorsi la necessità di tornare ad una più trasparente e democratica relazione tra l’amministrazione comunale e le parti sociali; non sarebbe opportuno perdere altro tempo prezioso. Se ciò accadesse andrebbe a discapito dei cittadini catanesi.

Interviene anche la Ugl catanese con il segretario territoriale Giovanni Musumeci. “Si tratta di un pronunciamento senza dubbio storico, che apre una breccia sulla legittimità costituzionale di questa norma sin dall’inizio contestata. Ci auguriamo che, adesso, il parlamento non rimanga indifferente di fronte ad una simile evidenza e dia avvio ad una seria riforma della legge Severino. Al primo cittadino, che rientra dopo una sospensione di oltre 4 mesi, non possiamo che augurare buon lavoro, nella consapevolezza che il tempo a disposizione per risollevare la nostra città diminuisce ogni giorno che passa. Come Ugl, quindi, auspichiamo un cambio di passo immediato, a maniche rimboccate, perché c’è tanto da fare a partire dalla messa in sicurezza del contesto sociale, per passare alla pianificazione territoriale ed alle opere pubbliche, alla zona industriale ed all’ammodernamento della macchina amministrativa con nuove assunzioni. Insieme a questo vanno di pari passo anche il potenziamento della raccolta differenziata e la riorganizzazione delle partecipate (che ci piacerebbe conoscere nel dettaglio). Su queste e su molte altre ataviche emergenze noi siamo pronti a correre sempre dalla parte dei lavoratori, nella speranza che anche tutta l’Amministrazione, con la sua guida principale ritrovata, sia all’altezza della sfida per avviare a testa bassa una vera rivoluzione.”

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