In ritiro!


 
 
 

CATANIA – Settima sconfitta in nove partite. Il Catania pur precipitando come un sasso vede sempre l’ultimo posto dei play off a portata di mano: ad appena due punti. Certamente un paradosso, ma anche la conferma di quanto sia basso il livello di questa Lega pro, tolte poche eccezioni, e di quanto avrebbe potuto fare meglio la squadra rossazzurra con appena un po’ di coraggio, determinazione, condizione atletica e schemi tattici. E lasciamo stare una volta tanto la penalizzazione, che certamente ha inciso e tanto, ma poteva e doveva essere un fattore di stimolo, non certo di crisi per i calciatori.

Sarebbe bastato raccattare qualche punticino, alla meno peggio, nel dopo Petrone per essere ancora in piena corsa, anzi “blindati” all’interno della zona della classifica che consentirà di giocarsi un posto per la serie B. Impresa non facile, tutt’altro, ma che avrebbe comunque dato un significato ad un’altra stagione nata sotto i migliori auspici e con l’entusiasmo per il ritorno di Pietro Lo Monaco e che, invece, si sta concludendo stancamente tra umiliazioni e voglia di girare pagina al più presto.

Purtroppo la gestione di Giovanni Pulvirenti si è rivelata fallimentare. Ha avuto un compito difficilissimo, sia chiaro, perché ha ereditato una squadra che doveva elaborare il doppio lutto dell’esonero di Pino Rigoli, prima e subito dopo di Mario Petrone, che nella sua brevissima permanenza aveva cercato di dare un’impronta più aggressiva. Tra la perdita d’identità, il flop di alcuni “senatori” e gli infortuni di altri, il risultato è quello che abbiamo visto dal Melfi in poi. Una squadra priva di carattere, con pochissime idee e mal sostenute da una condizione atletica precaria.

“Fin quando la gara è stata in parità avevamo equilibrio e compattezza, quando si presenta il primo problema la squadra non riesce ad avere reazione a livello mentale. Il secondo gol preso in quel modo ha decretato la nostra sconfitta. I giovani hanno giocato con grande personalità, cercando di fare quello che sanno. Manneh è cresciuto tanto durante la gara ed ha realizzato gli assist per Pozzebon e Mazzarani, Di Stefano ha fatto una buona partita ed è stato bravo tatticamente. Sono esenti da colpe, bisogna dire bravi per come hanno reagito all’evento. Contro il Siracusa speriamo di poter recuperare Gil Drausio. Non dobbiamo mollare un solo centimetro malgrado sia difficile e disputare le due gare che rimangono in maniera dignitosa. Dobbiamo ricompattarci e fornire una prestazione decorosa onorando la nostra maglia”. Questa la visione di mister Pulvirenti che forse pecca di generosità nei confronti dei suoi ragazzi. Mazzarani e Pozzebon hanno sprecato occasioni facilissime, Manneh è stato bravo in fase di sostegno, ma ingenuo in difesa, come dimostra il secondo gol.

Oggi ripresa degli allenamenti e squadra blindata a Torre del grifo fino alla partita col Siracusa: l’ultima occasione per dare una soddisfazione – effimera – ai propri tifosi.

Daniele Lo Porto

Dal Giornale di Sicilia

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  1. Trita e ritrita ci tocca ascoltare sempre lo stesso ritornello : faremo , reagiremo , ancora possiamo sperare . Ma sperare in cosa ds Lo Monaco . Se non siete stati all’altezza di prevalere su gli ultimi in classifica che vi hanno bastonati sino a casa vostra , mi spieghi per favore in cosa c’e` da sperare ? La possibilita` di non precipitare fra i dilettanti non e` stato merito vostro ma dalle coincidenze che si sono create con risultati a voi favorevoli . La campagna acquisti di gennaio un vero fallimento tanto che il povero Giovanni Pulvirenti e` stato costretto a far man bassa nel calderone della primavera , e ancora si illude di cosa ? Forse di qualche spintone del PADRE ETERNO , che una volta tanto indossa la ” camisetta ” rosso-azzurra e usando il suo potere trasforma i brocchi in fuoriclasse ? Siamo seri direttore . Ammetta con onesta`il fallimento in toto del suo mandato e COSI SIA .

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