Incidenti, è strage di pedoni in città


CATANIA – Nei giorni scorsi, un pedone è stato investito e ucciso da un’auto sulla Circonvallazione, in direzione Catania, all’altezza di Cibali, su questo triste episodio è intervenuto Alfio Lisi, portavoce di Free Green Sicilia – Sos Pedoni e ciclisti: “Ennesima e prevedibile vittima della Circonvallazione senza che le autorità responsabili abbiano fino ad ora, fatto nulla per fermare la continua strage di innocenti pedoni che hanno solo il torto di volere attraversare quella che è stata trasformata in una vera e propria autostrada invalicabile nel cuore della città!”
E aggiunge: “Altro che mobilità sostenibile e città a misura d’uomo. È la terza vittima in pochi mesi sempre sulla circonvallazione – continua Alfio Lisi – dove non esistono sovrapassaggi (e l’unico che c’era all’altezza del Policlinico, proprio nel luogo dove è stato ucciso ad agosto sulle strisce pedonali un universitario, è stato irresponsabilmente rimosso) né sottopassaggi e i semafori pedonali sono pochi, così come le strisce pedonali spesso consumate ed invisibili, né tanto meno autovelox che limiterebbero e di molto la velocità dei mezzi e conseguentemente i pericoli tangibili per pedoni e automobilisti, con tanto di insegne luminose, che indichino la velocità dei mezzi e la presenza di segnali pedonali. Oltre alla dovuta e necessaria presenza stabile di Polizia municipale e stradale. La circonvallazione di Catania è di fatto una sorta di roulette russa legalizzata dove i cittadini pedoni che ogni qualvolta si azzardano ad attraversarla mettono a rischio la vita, in quanto trasformata di fatto,  in una autostrada che divide in due la città dove ogni giorno. Come già detto altre volte inascoltati, con il rischio palese di fare altre vittime innocenti dovuto soprattutto alla velocità e al non rispetto dell’obbligo di fermarsi davanti alle persone che attraversano sui segnali pedonali. Abbiamo chiesto, ma senza essere ascoltati, – denuncia Lisi – che per evitare altri incidenti stradali contro inermi pedoni, tra tanto altro, si dovrebbero installare in tutto il percorso della circonvallazione, che va da Ognina a Misterbianco, sovrapassaggi e/o sottopassaggi , utilizzabili anche di disabili, a difesa dei pedoni che possano garantire loro un attraversamento sicuro dalla parte bassa della città a quella alta e viceversa senza rischiare di finire arrotati dai mezzi a motore in corsa. Così come realizzare una pista ciclabile protetta nei due versi di marcia a salvaguardia dei ciclisti e per incentivare una mobilità a costo ambientale zero. Ma a Catania siamo fermi, nel terzo millennio e per tali aspetti, ancora all’anno zero quando nelle altre città italiane del nord ed europee tali accorgimenti, necessari a difendere i loro cittadini più vulnerabili come pedoni e ciclisti, esistono già da decenni”.

Conclude, “Eppure basterebbero gli ultimi dati disponibili del 2015 sulla strage di cittadini pedoni in Italia (173.892 incidenti con lesioni, 3.428 vittime e 246.920 feriti, 225 morti solo in Sicilia solo sulle strade urbane 14 a Palermo e 17 a Catania),senza dimenticare l’altro utente debole ovvero il ciclista, per capire che questi sono considerati dei veri e propri ’birilli umani’ da abbattere da certi incivili e pericolosi automobilisti. È questo il prezzo che dobbiamo pagare in vite umane  al traffico urbano che di fatto ha sottomesso le nostre città mentre i sindaci stanno a guardare dalla finestra dei palazzi?”.

Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere della IV municipalità, Erio Buceti: “Il drammatico incidente sulla circonvallazione di Catania, tra i quartieri di Cibali e Nesima, in cui ha perso la vita un anziano, è una tragedia immane che deve far riflettere le istituzioni politiche e sociali. Rischiare la vita nel tentativo di attraversare la strada è un problema che gran parte degli abitanti del viale Lorenzo Bolano devono affrontare tutti i giorni. Un lungo tratto pericoloso dove le auto procedono a tutta velocità e dove, in alcuni punti, la visuale è molto ridotta. Segnaletica orizzontale e verticale non basta a mettere in sicurezza la zona e molti pendolari preferiscono attraversare la strada in un tratto dove non esistono passaggi pedonali. La sera poi, con la pubblica illuminazione carenza, la situazione non fa che peggiorare. Mi faccio portavoce delle richieste dei cittadini che vorrebbero maggiori controlli delle forze dell’ordine e interventi definitivi per evitare che le nostre arterie siano di nuovo teatro di grandi tragedie. Dopo quello che è successo alcuni mesi fa davanti alla Cittadella Universitaria, in cui perse la vita uno studente vittima del pirata della strada di turno, l’amministrazione non è intervenuta in modo adeguato per evitare altri incidenti mortali sulla circonvallazione. La lotta contro l’alta velocità sulla principale arteria di Catania non si può garantire solo con l’impiego delle pattuglie della polizia municipale dotate di autovelox. Superato il tratto di strada controllato,infatti, la “corsa” riprende a tutta velocità. Chiedo, quindi, per l’ennesima volta al sindaco Bianco di attivarsi immediatamente per dotare le principali vie di Cibali, San Nullo e San Giovanni Galermo dei dissuasori di velocità e di un piano viario adeguato. Nella lista di strade ad alto rischio che il sottoscritto ha stilato, oltre alla circonvallazione, c’è via Galermo, viale Tirreno, via Giuseppe Ballo, via Merlino e via Sebastiano Catania”.

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