"Io ho denunciato": la cultura della legalità premiata alla Mostra del cinema di Venezia

"Io ho denunciato": la cultura della legalità premiata alla Mostra del cinema di Venezia

CATANIA – Sarà presto proiettato nelle scuole il film “Io ho denunciato” del produttore catanese Antonio Chiaramonte, insignito nell’ambito della 77a Mostra del Cinema di Venezia del Premio Starlight International Cinema Award. Una pellicola realizzata a Catania, che affronta un tema sempre di grande attualità: le pressioni esercitate dalla criminalità organizzata contro gli operatori economici che, il più delle volte, finiscono per pagare il “pizzo”.
Il cineasta,  presidente di CinemaSet, ha ottenuto il riconoscimento per la categoria Impegno sociale con il lungometraggio che, diretto da Gabriel Cash, racconta la drammatica vicenda di un testimone di giustizia.
L’Amministrazione comunale, con l’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella,  ha voluto rendere omaggio al lavoro di Chiaramonte che ha tenuto alto il nome di Catania all’interno di una delle vetrine cinematografiche più prestigiose al mondo, imponendosi su tante proposte internazionali con un messaggio di legalità, di verità, di giustizia. Valori che attraverso il film saranno “trasmessi” anche ai ragazzi delle scuole catanesi nell’ambito di un progetto di collaborazione concordato, nel corso dell’incontro, tra l’assessore, che è anche responsabile della Pubblica Istruzione, e il produttore, che fa parte del comitato tecnico-scientifico del Ministero per l’Istruzione, Università e ricerca sui progetti cinematografici inerenti alla legalità.

“Raccontiamo la storia di una vittima di usura ed estorsione che ha il coraggio di denunciare. Nel film approfondiamo gli aspetti del “dopo denuncia”, con tutte le conseguenze. Vogliamo lanciate un messaggio di speranza, di incoraggiamento perchè le Istituzioni e lo Stato tanto hanno fatto e stanno facendo, anche dopo l’esempio di Libero Grassi, ma tanto ancora si deve fare. Il “pizzo” è un problema culturale: la repressione è importante, ma da sola non basta – sottolinea Chiaramonte -. Con questo film vogliamo contribuire a una informazione e formazione verso la cultura della legalità, soprattutto a cominciare dai giovani. Purtroppo, alcune produzione cinematografiche e televisive propongono modelli negativi, i “falsi eroi”, dove il criminale assume una visibilità e suscita quasi ammirazione, modelli di vita sbagliati. Ma nessuna sceneggiatura racconta quella che è la vita reale dei boss, dei malviventi: tra carcere, omicidi nei quali sono vittime, attentati e vite nel buio”.
Chiaramonte ha ringraziato l’Amministrazione per l’accoglienza e ha dato piena disponibilità per tutte le iniziative che saranno dedicate al binomio cinema e legalità, che continuerà a seguire con la collaudata collaborazione dell’avvocato penalista Enzo Guarnera, da sempre attivo su questo fronte.

D.L.P.

 

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