“Io sono Catania”: Un viaggio attraverso gli occhi dell’anima

“Io sono Catania”: Un viaggio attraverso gli occhi dell’anima

di Anna Agata Mazzeo

Lunedì 13 novembre, il Multisala Margherita di Acireale ha ospitato l’anteprima nazionale di “Io sono Catania”, un mediometraggio prodotto dall’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) di Catania, nell’ambito della 22ª edizione del Magma Festival – Mostra di cinema breve.

Il film, diretto da Tiziana Giletto, è il risultato di un laboratorio che ha coinvolto 15 persone con disabilità visiva, dai 18 agli 83 anni. Il progetto nasce dalla volontà di raccontare la città di Catania attraverso una prospettiva diversa, quella degli “occhi dell’anima”, e di narrare un territorio e la sua cultura, favorendo il passaggio dalla semplice conoscenza alla percezione più profonda dei luoghi che ci appartengono.

“Io sono Catania” racconta la storia di un anziano scrittore che torna nella sua città, il suo grande amore, la più importante tra le donne, e ripensa a ciò che da sempre, anche senza vista, riesce a percepire di questo amore, a ciò che lo ha ispirato. Il film si sviluppa attraverso i ricordi, i suoni, i pensieri dell’anziano scrittore, e quattro storie di donne, realmente esistite o inventate dalla penna di grandi scrittori catanesi, come Nino Martoglio e Giovanni Verga.

La presidente dell’UICI di Catania, Rita Puglisi, ha sottolineato come i partecipanti al laboratorio abbiano avuto modo di sperimentarsi in nuove attività diventando attori per un progetto che ha portato gioia, ma soprattutto che ha permesso loro di uscire fuori dall’isolamento, che spesso la disabilità può creare.

“Io sono Catania” è un film che celebra la città di Catania e le sue molteplici anime attraverso gli occhi di coloro che la percepiscono in modo diverso. È un viaggio emotivo che invita lo spettatore a vedere oltre la superficie e a scoprire la bellezza nascosta nelle pieghe della vita quotidiana.

La regista Tiziana Giletto, presente in sala, ha spiegato come ha elaborato l’idea, sottolineando che il film rappresenta diverse anime di Catania attraverso le storie di quattro donne. Queste donne rappresentano la complessità e la contraddizione della nostra città, così come la delicatezza e la drammaticità della vita delle donne nella società.

L’idea di raccontare Catania come un essere vivente, una donna, è nata dalla volontà di descrivere la complessità di una città intrisa di profumi, colori e passioni. Ha sottolineato che le donne, come tutti gli esseri umani, vivono caratterizzate da contraddizioni e complessità.

Tra queste anime c’è quella di Virdimura “la medichessa”, la prima donna medico, una figura molto importante. Le storie includono “la Centona di Martoglio”, “la Civita”, e l’anima fragile di una “Capinera” che rimane ingabbiata dalle regole della società. Queste donne rappresentano le molteplici sfaccettature di Catania e le sfide che le donne hanno affrontato e continuano ad affrontare, ancora oggi. In contrasto con queste storie, c’è anche il racconto di “Peppa la Cannunera”, una donna straordinaria che riesce a ingannare i Borboni, nonostante fossero in netta maggioranza e meglio equipaggiati.

Giletto sottolinea che ci sono molte “figlie di Catania”, e che queste donne sono come pezzi dell’anima di Catania, proprio come le madri e le figlie sono pezzi dell’anima l’una dell’altra. Questo scambio di anime si perpetua, con parte della madre che rimane nella figlia.

Il personaggio dello scrittore, innamorato di Catania, che torna nella sua città e attraverso il meccanismo di un carillon, ricorda quando ha messo in scena il suo grande amore, funge da cornice funzionale e romantica al tempo stesso. È come se lui e la città danzassero insieme in una danza senza tempo, un amore che non potrà mai finire. Questa danza circolare perpetua è un simbolo potente dell’amore eterno tra lo scrittore e la sua città, Catania.

Tiziana Giletto ha condiviso la sua esperienza di lavoro con gli attori del film. Ha sottolineato che dirigere la compagnia è stata una sfida, in particolare perché gli attori dovevano esprimere le loro emozioni senza l’uso della parola. Questo ha richiesto un approccio diverso alla recitazione, concentrato sui gesti piuttosto che sul dialogo. Il processo di lavoro con gli attori era basato sulla ripetizione e sull’apprendimento dei gesti. Lei faceva un gesto e gli attori la seguivano, imparando e ripetendo il gesto fino a quando non riuscivano a eseguirlo correttamente. Nonostante la sua severità come regista, Giletto ha espresso la sua ammirazione per gli attori, descrivendoli come “straordinari”. Ha sottolineato che è difficile per qualsiasi attore, professionista o vedente, esprimere un’emozione senza parole, e ha lodato gli attori del film per essere riusciti a farlo con successo.

La regista Tiziana Giletto ha condiviso i piani futuri per “Io sono Catania”. L’intenzione è quella di far partecipare il mediometraggio a diversi festival e rassegne, per dare visibilità al gruppo teatrale dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti. Questo sembra un paradosso, ma a volte gli attori non vedenti non si sentono “visti”. Progetti come questo, grazie alla Presidente dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti, Rita Puglisi, possono dare loro la possibilità di essere visti e apprezzati per le cose belle che fanno.

“Queste persone non solo esistono, ma fanno cose anche molto belle. Questo è un messaggio importante per tutti, vedenti e non vedenti. Non si tratta di pietismo, ma di riconoscere l’impegno e la valenza delle cose che queste persone fanno” – dichiara la regista. Il docu-film sperimentale, frutto di un’artista completa e competente, ha una potenza di lirica poetica che, unita alle meravigliose immagini restituite dall’uso di un drone, riesce a commuovere lo spettatore e dunque, il lavoro di Tiziana Giletto merita di essere divulgato e apprezzato non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale.

Ringraziamo Tiziana Giletto e Rita Puglisi per il loro lavoro e auguriamo a tutti gli attori del film di continuare il percorso artistico, visto la numerosa adesione degli spettatori, avranno certamente un meritato successo. A seguire i nomi degli interpreti: Concetto Fascetta, Antonio Stoccato, Marialuisa Grosso, Elena Leonardi, Rosaria Bella, Francesca Contino, Genny Cangemi, Marina Marino, Margherita Giarratana, Mirko Di Paola, Paola Sisso, Agrippina Cuddè, Giuseppe Marconi, Simone Barbera, Biagio Rainato.

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