#iostoconilprocuratorezuccaro


 
 

CATANIA – Dopo le polemiche sollevate in questi giorni da vari soggetti che si sono scagliati contro i sospetti di illeciti sull’operato delle ONG nel Mediterraneo sollevati di recente dalla magistratura, il segretario nazionale CODACONS Francesco Tanasi lancia   l’hashtag #iostoconilprocuratorezuccaro per sostenere l’attività del procuratore Carmelo Zuccaro e sensibilizzare l’opinione pubblica.
Già ieri – afferma il CODACONS –  ci siamo costituiti  parte offesa nell’inchiesta aperta dalla Procura di Catania in rappresentanza dei cittadini che sono i principali finanziatori delle ONG  e  che hanno il diritto alla massima trasparenza. Se esiste anche il minimo sospetto di illeciti di qualsiasi natura – dichiara il Codacons – è compito della magistratura fare chiarezza. Il procuratore Zuccaro è chiamato a svolgere il suo dovere e, per questo motivo, respingiamo ogni critica nei suoi confronti e sosteniamo la sua attività  con un hashtag a lui dedicato. I cittadini si privano di denaro per sostenere le attività delle organizzazioni che operano nel settore dei migranti ed è obbligatorio che non debba sussistere alcun sospetto».
Nella costituzione di parte offesa il Codacons ha chiesto al procuratore Zuccaro di disporre il sequestro dei conti correnti di amministratori e soci delle ONG che operano nel Mediterraneo, allo scopo di verificare eventuali operazioni di dubbia natura.
“Sul traffico di esseri umani lasciamo lavorare serenamente la Procura di Catania”;. È l’invito del sindaco di Catania Enzo Bianco che ha ricordato come la magistratura etnea sia da tempo in prima linea contro il traffico di essere umani prima con il procuratore Giovanni Salvi, poi con Michelangelo Patanè e adesso con Carmelo Zuccaro.
“Nella nostra città – ha detto Bianco – dove ogni anno sbarcano decine di migliaia di migranti, sappiamo bene che la stragrande maggioranza delle organizzazioni non governative, dei volontari, fa cose straordinarie, salva vite umane. Da Medici senza frontiere a Save the Children, tutti danno il massimo dell’ assistenza. Sono persone ammirevoli che rischiano la propria vita per salvarne altre. Ma se qualcuno, sotto l’etichetta di una organizzazione non governativa, recentemente costituita magari, fa cose che non dovrebbe, se attingono a risorse non chiare, se esiste anche solo il sospetto che possano avere contatti con la criminalità libica che gestisce il traffico di esseri umani, allora la Procura di Catania ha il dovere di compiere accertamenti e indagini”.
Bianco ha ricordato come, a proposito dei finanziamenti estremamente consistenti di alcune organizzazioni, lui stesso aveva lanciato un grido di allarme due mesi fa davanti al Parlamento europeo di Bruxelles nella sua qualità di della delegazione italiana del Comitato delle Regioni.
“Avevo anch’io raccolto –  ha detto il sindaco di Catania – che vi fosse la preoccupazione, da parte della Marina italiana, per il ruolo che pochissime organizzazioni non governative potevano avere”.

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